x

x

Vai al contenuto

Speranza di nuovo smentito: lo studio sul paracetamolo che imbarazza il ministro

Pubblicato il 01/10/2021 10:28

Gestire la crisi Covid peggio di come hanno fatto Speranza e il ministero della Salute italiano era quasi impossibile. Non beccarne nemmeno una non era semplice, eppure… Tra le tante cose che stanno emergendo con il tempo, ce n’è un’altra davvero incredibile. L’ultimo tassello in ordine cronologico da aggiungere alle cantonate prese dal ministro Speranza e dal Cts: tachipirina e vigile attesa, dicevano. Lo ricordate? Peccato però che ricerca, addetti ai lavori e studi sulla casistica hanno opposto un contro-coro fatto di dubbi e recriminazioni. Le linee guida che il ministro ha continuato a dettare e rilanciare nell’ultimo anno e mezzo per combattere a casa i sintomi del Covid-19 sono praticamente fallaci in ogni punto. E la questione poi è finita anche in tribunale… (Continua a leggere dopo la foto)

Speranza e l’Aifa hanno infatti difeso le loro tesi anche in sede giudiziaria: presentando – e vincendo – il ricorso al Tar contro la sospensiva urgente del protocollo individuato e strenuamente sostenuto. Ma che oggi, ricerca e dati ospedalieri su ricoveri e decessi sembrano smentire amaramente. Come spiega La Verità, pubblicando un ampio e dettagliato studio, sottolinea che “gli interrogativi si moltiplicano, così come le ricerche e le comunicazioni scientifiche che sollevano pesanti dubbi sull’uso della tachipirina”. Cosa dice l’ultima? Condotta da un gruppo di ricercatori di varie università italiane, coordinati dal neurochirurgo Sergio Pandolfi di Roma e dal professor Giovanni Ricevuti dell’Università di Pavia, ha “confermato i sospetti sul paracetamolo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un lavoro pubblicato sul Journal of medical virology e liberamente scaricabile da Internet ha ridefinito l’approccio e messo seriamente in discussione la validità del protocollo Speranza per le cure domiciliari, asserendo addirittura l’opposto di quanto fin qui prescritto. Ossia che “la tachipirina aumenta il rischio di evoluzione negativa del Covid. L’effetto del paracetamolo è quello di ridurre le scorte di glutatione, una sostanza naturale che agisce come antiossidante”. (Continua a leggere dopo la foto)

Dunque, nel mirino degli scienziati finisce proprio la tachipirina: l’ingrediente principale della ricetta Speranza sulle cure domiciliari. Addirittura, riferisce la ricerca della coppia di esperti italiana: “L’uso del paracetamolo per trattare a casa i sintomi lievi della Covid-19, in particolare negli anziani con comorbilità, ha notevolmente aumentato il rischio di ricovero per dispnea da polmonite interstiziale”, aggiungono i ricercatori.

Ti potrebbe interessare anche: Dopo il Covid è emergenza per le malattie del cuore: morti per infarto triplicati