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“Che fine hanno fatto i soldi del Pnrr? Vogliamo delle risposte!”. Paragone asfalta Draghi in diretta

Pubblicato il 13/07/2022 09:46

“Vogliamo sapere se ci sono i margini per dare delle risposte ai cittadini, a mia nonna non gliene frega nulla se lo chiami scostamento di bilancio, vuole sapere se può andare incontro ad una situazione particolare, ovvero il caro spese, il caro vita, il caro bollette. Altri vogliono sapere se alla pompa di benzina il pieno costa ancora l’ira di Dio oppure no, questo al di là delle chiacchiere che fanno. Alla fine, gira e rigira, sono temi importanti. Lo sviluppo economico è il motore del lavoro”. È un Gianluigi Paragone scatenato quello che è stato ospite della puntata del 12 luglio di “Controcorrente“. Il senatore e leader di Italexit ha commentato con toni assai duri e polemici l’attuale crisi economica che stanno vivendo gli italiani. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel talk show di Rete4 condotto da Veronica Gentili ha detto: “I tanti soldi del Pnrr dove scaricano? Io continuo a fare questa domanda. Qual è l’atterraggio di questi soldi? È nella dimensione reale o in una dimensione virtuale? La gente vuole saperlo bene, tutti ne parlano ma non si vede. Il Superbonus era il pistone dell’edilizia e poi il principio è andato a ramengo e lo Stato non è più garante di un bel niente”. Qualche ora prima, parlando con Adnkronos, era stato altrettanto duro: “Alla Camera i 5Stelle per darsi un tono fingono di litigare con Draghi che prontamente sale al Colle, non si capisce bene a fare che cosa. Questo squallido teatrino ha provocato il ritardo nell’approvazione del Decreto Aiuti, che così arriva al Senato due giorni prima della sua approvazione definitiva”, denuncia Gianluigi Paragone, leader di Italexit. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ancora una volta il Parlamento viene esautorato delle sue funzioni, gli emendamenti non saranno discussi e temi come l’emergenza energetica, la guerra in Ucraina, la tutela dei lavoratori passeranno attraverso un maxi-emendamento. L’opposizione viene relegata al ruolo di spettatore delle manovre del governo – prosegue il senatore – e il governo si riduce alla figura del Presidente del Consiglio, sempre più un uomo solo al comando”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Paragone: “Nel frattempo gli sbarchi di clandestini aumentano, le città sono sempre più insicure, il ministro dell’Istruzione non dice che cosa intende fare con la riapertura delle scuole e ricomincia la narrazione terrorizzante sul Covid. Il tutto nel silenzio tombale di Salvini e della Lega, ormai ridotti al ruolo di comparse al servizio di Draghi, della Lamorgese e di Speranza”.

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