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“Non sei vaccinato? Allora non puoi farlo”: l’incredibile testimonianza di Gianni, l’ennesima follia tutta italiana

Pubblicato il 08/07/2022 10:35

“Non hai il vaccino? Allora niente trapianto”. Sembra una battuta, anche di pessimo gusto. E invece è l’ennesima follia andata in scena nell’Italia degli obblighi vaccinali e della dittatura sanitaria. A raccontare la storia di Gianni Tollardo, 55 anni, è stata l’emittente Byoblu, che ha diffuso in rete la sua testimonianza. L’uomo, bellunese, soffre di gravi problemi di salute ed è costretto a utilizzare ossigenoterapia ventiquattro ore su ventiquattro. Nonostante la sua delicatissima situazione, però, non ha potuto ricevere l’atteso trapianto.

Nel 2015 Tollardo aveva scoperto di avere una grave malattia polmonare, la fibrosi interstiziale bronchiolocentrica. Una patologia che, stando al parere dei medici, potrebbe essere stata causata dal suo lavoro, che lo vedeva spesso esposto all’inalazione di polveri all’interno di cantieri. In attesa del riconoscimento della malattia professionale, gli era stato consigliato di rivolgersi all’unità operativa di pneumologia di Padova. Le cure, però, non avevano dato l’esito sperato e così il trapianto era diventata l’unica possibile strada da seguire.

Nel frattempo, però, l’esplosione della pandemia. Preoccupato dalle proprie condizioni fisiche, Tollardo aveva deciso di non vaccinarsi, preoccupato dai possibili effetti collaterali dei farmaci anti-Covid sul suo corpo. A febbraio 2022, l’assurda comunicazione: “Lei non può essere ricoverato in ospedale a causa della sua condizione di non vaccinato”. Un mese dopo l’uomo era stato ricontattato perché nel frattempo le regole erano cambiate. Le sue disavventure, purtoppo, non erano però ancora finite.

“Dopo due settimane di esami sono stato convocato dalla dottoressa Elisabetta Balestro dell’unità operativa. Senza nemmeno guardarmi, ha detto che se non volemo vaccinarmi non potevo ricevere il trapianto”. Il 26 maggio la beffa: al medico curante di Tollardo viene inviata una lettera dall’equipe di Padova in cui l’uomo viene definito “non idoneo al programma di trapianto” e viene sottolineato il suo “comportamento paranoico legato all’argomentazione della vaccinazione anti-Covid”. Una decisione assurda, gravissima, priva di fondamento scientifico. Tollardo non ha ancora sporto denuncia: amareggiato per l’ingiustizia subita, ha deciso di concentrarsi sul tempo che gli resta da vivere.

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