Migranti “tecnologici”, allarme dei Servizi (israeliani) – Alcuni giorni fa, esponenti del Mossad israeliano, il servizio d’intelligence reputato (almeno sino ai fatti del 7 ottobre) il più efficiente al mondo, erano al Viminale. Che facevano presso la sede del Ministero dell’Interno? Erano lì, evidentemente, nella massima riservatezza. Eppure, la notizia è trapelata, quantomeno nella redazione de Il Giornale d’Italia, che ha pubblicato, dunque in esclusiva, l’allarmante indiscrezione: esiste, o esisterebbe, una tecnologia usata dagli immigrati clandestini che mappa tutti i posti di blocco delle forze dell’ordine, così consentendo agli immigrati irregolari di aggirare i controlli. Ancora secondo la stessa fonte, neppure al Viminale ne sapevano nulla. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’allarme del Mossad
Al di là della figuraccia dei nostri Servizi, dopo una prima verifica sarebbe arrivata anche la conferma. Gli israeliani ci hanno visto giusto: gli immigrati clandestini vengono costantemente aggiornati sulla posizione dei posti di blocco delle nostre forze dell’ordine. Al momento non sappiamo molto altro oltre alle informazioni sin qui date, riassunte nella esclusiva de Il Giornale d’Italia, raccolta da Marco Antonellis. Ma c’è da dire che in questo campo gli israeliani sanno come muoversi. A loro si deve la creazione dello spyware Pegasus, che, come riportammo all’epoca, è stato usato dal Marocco nell’ambito del cosiddetto Qatargate. È stato prodotto dall’azienda israeliana di sorveglianza NSO Group e ufficialmente riservato ad agenzie di intelligence e forze dell’ordine. Purtroppo, diverse investigazioni condotte degli scorsi anni hanno dimostrato come proprio questo software possa finire nelle mani sbagliate. (Continua a leggere dopo la foto)
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Clandestini sì, ma tecnologicamente all’avanguardia
Non sappiamo di preciso che tipo di tecnologia usino gli immigrati clandestini – e, soprattutto, chi gliela fornisca – ma possiamo ben dire, giunti a questo punto, che sono un passo avanti alle nostre stesse forze di polizia, se le cose stanno effettivamente così: e non abbiamo motivo di dubitarne, tale è la portata epocale del fenomeno e dell’arrivo incontrollato, e poi dell’agire indisturbato sul nostro territorio, degli immigrati clandestini.
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