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“Insensate”. Ora lo dicono anche i medici, ma Speranza li ignora e Pregliasco e Lo Palco gli danno ragione

Pubblicato il 17/05/2022 11:18

Al mondo, cinesi a parte, è rimasto solo lui: Roberto Speranza. È rimasto solo lui a imporre obblighi e divieti, a imporre mascherine a scuola anche ai bambini al di sotto di 6 anni, ed è rimasto solo lui a richiedere sospensioni e licenziamenti per chi non è vaccinato. Ma almeno sulle mascherine a scuola, ora, uno spiraglio si apre. Studenti, insegnanti e famiglie sono in rivolta, ma lui non se ne cura. Da Trento e Bolzano che hanno minacciato il ministro di andare “a fare lezione nei ristoranti” fino a Napoli e Palermo che accusano l’illogicità di questa misura in questo contesto. E ora a dar man forte alle proteste ci pensano anche i medici. Le pressioni sono tante. Autorevoli e trasversali. (Continua a leggere dopo la foto)

Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, supporta la richiesta: “Tante famiglie ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico – afferma Sasso -. Come Lega lo stiamo chiedendo da diverse settimane, in considerazione sia del miglioramento dei dati epidemiologici sia della brusca impennata delle temperature, che rende davvero difficile seguire le lezioni: oggi, in diversi centri, siamo abbondantemente oltre i 30 gradi. Si potrebbe lasciare l’obbligo di indossare la mascherina solo quando ci si alza dal banco o si circola nei corridoi. Ci appelliamo alle autorità sanitarie affinché i protocolli siano rivisti al più presto”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Non sono mai state scelte politiche – dice Speranza – sono valutazioni che deve fare la nostra comunità scientifica”. E qui ci sarebbe davvero da mettersi a ridere. È talmente entrato nella parte ormai che non si rende nemmeno più conto dei limiti, dei confini. Cosa dicono, infatti, i “suoi” esperti? Per l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco e il virologo Fabrizio Pregliasco, la mascherina a scuola resta ancora uno strumento utile nonostante il caldo. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riporta Il Giornale, per Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia dell’ospedale Sacco di Milano, invece, le mascherine a scuola “vanno tolte immediatamente perché, con queste temperature, stanno producendo delle reazioni cutanee, da riacutizzazioni di acne a eruzioni varie spiega -. E rischiano di diventare incubatori per batteri e virus che respiriamo”.

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