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“Scrivi quel ca*** che vuoi”. La Russa non si pente e rilancia (il VIDEO)

Pubblicato il 19/01/2023 20:35

Ignazio La Russa, dopo aver apostrofato con uno “scrivi il c***o che vuoi” il giornalista insolente, non intende scusarsi. Il sempre vulcanico La Russa, dunque, anche da presidente del Senato non ha modificato di molto la propria natura, fedele a se stesso al punto da inciampare in qualche gaffe. L’ultima polemica, in ordine di tempo, si è sollevata allorché, inseguito da un giornalista del Fatto Quotidiano che gli domandava a quale titolo partecipasse alla campagna elettorale lombarda di Fratelli d’Italia, essendo la seconda carica dello Stato, ha testualmente replicato come è scritto sopra. È accaduto quattro giorni fa ma, su La Stampa di oggi, con un articolo a firma di Andrea Malaguti, viene stigmatizzato l’episodio di Milano. Occasione ghiotta, dunque, stamane per Myrta Merlino, che a L’aria che tira ospitava, tra gli altri, proprio Ignazio La Russa. La sua prima domanda è stata precisamente se, ora che siede sullo scranno più alto di Palazzo Madama, non debba stare più attento: “Anche da presidente del Senato, lei continua a fare quello che le pare”. Apriti cielo. (continua a leggere dopo il VIDEO)
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La Russa non indietreggia, e rilancia: “La sostanza è che di fronte a un giornalista maleducato che continuava a insistere, gli ho detto scrivi il c***o che vuoi, di questo chiedo scusa, ma del resto no”. Anzi, di un’altra cosa si pente, ovvero non aver notato un microfono e dunque aver detto una parolaccia. Taluni si lamentano del fatto che, con il ruolo che ricopre, La Russa intervenga in manifestazioni di partito? E allora: “Pietro Grasso ha fondato un partito da presidente del Senato, Bertinotti è andato alla festa di Rifondazione Comunista, Fico interveniva su tutto, il mio amico Gianfranco Fini ha litigato con Berlusconi e ha poi fondato un suo partito”, afferma. Myrta Merlino, forse consapevole che la sua trasmissione ci regala sempre ottimi spunti, ha deciso di cavalcare l’onda ed è tornata sulle altre, numerose, polemiche intorno alla figura di La Russa e ha quindi chiesto al presidente del Senato (in pieno gennaio) se parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile. “L’ho fatto quando ero ministro della Difesa – replica prontamente il fondatore di Fratelli d’Italia insieme a Meloni e Crosetto – Andai a rendere omaggio al monumento dei partigiani al Cimitero maggiore”. (continua a leggere dopo la foto)

La Russa scrivi cazzo vuoi

E invece quest’anno, insiste ancora Merlino? Risposta: “Ci ho già pensato, ma siamo così lontani dal 25 aprile”. E dunque per ora non se ne parla: “è ancora presto“. Per la cronaca, poi, in trasmissione si è parlato persino di argomenti più importanti.

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