Una polemica feroce rischia di travolgere il centrodestra milanese, che si è schierato contro l’adozione su larga scala della cosiddetta “zona 30” a Milano, quando è stata proposta in consiglio comunale. Ma in passato favorevoli all’adozione di misure analoghe, tutte pensate per ridurre la mortalità sulle strade: come ricordato da Milano Today, infatti, di fronte alla risoluzione del Parlamento Europeo per raggiungere “zero vittime”, presentata nel 2021, il voto era stato ben diverso. Un caso esploso negli scorsi giorni, quando il consiglio comunale di Milano aveva approvato un ordine del giorno con cui si invita la giunta a istituire in città “una grande zona 30”, con l’esclusione dei viali a grande scorrimento. Obiettivo fissato per il 2024, ma non condiviso dagli esponenti di Lega, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, che sono subito andati all’attacco della maggioranza di centrosinistra. (Continua a leggere dopo la foto)
Zona 30 a Milano: “La giravolta del centrodestra”
Tra i primi a puntare il dito contro la giunta Sala era stato il segretario della Lega Matteo Salvini: “Ricordo al sindaco e al Pd che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare”. Sulla stessa falsariga la consigliera regionale Silvia Scurati: “Queste follie che dimostrano l’inadeguatezza delle politiche di sinistra”, denunciando anche l’aumento del prezzo dei biglietti Atm. (Continua a leggere dopo la foto)
Maurizio Lupi di Noi Moderati aveva detto: “Milano a trenta all’ora? Si dica chiaramente che si vuole una città senza macchine”. E Silvia Sardone, consigliera comunale ed eurodeputata della Lega, aveva parlato di affetto boomerang sulle politiche ambientali. In molti hanno però ricordato in queste ore come, il 5 ottobre 2021, il centrodestra si sia espresso molto diversamente al Parlamento Europeo. (Continua a leggere dopo la foto)
In quell’occasione, il centrodestra aveva infatti votato a favore della risoluzione “Quadro strategico dell’Ue per la sicurezza stradale 2021-2030 – Raccomandazioni sulle prossime tappe verso l’obiettivo zero vittime”, con relatrice la greca Elena Kountoura (Sinistra Europea). Il testo prevedeva una raccomandazione per introdurre il limite di 30 km/h nelle zone residenziali e nelle zone con un numero elevato di ciclisti e pedoni.
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