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Città a pagamento. Il PD fa il regalo di Natale ai suoi elettori milanesi: “Quanto si pagherà”

Pubblicato il 23/12/2022 10:27

La sinistra proprio non ce la fa a non aumentare le tasse e il costo della vita dei cittadini. Mentre il governo centrale prova a dare un calcio all’inflazione e al tremendo aumento dei costi energetici, in una delle più grandi e importanti città d’Italia, Milano, i sinistri aumentano il costo dei mezzi pubblici e il costo del ticket d’ingresso ad Area C. La giunta sta lavorando al passaggio dagli attuali 5 euro a circa 7 euro. Lo riferiscono a Libero – che denuncia il tutto – fonti interne a Palazzo Marino. I bilanci comunali versano in uno stato di sofferenza allarmante (perché loro sanno governare bene, si sa). E così un possibile rincaro dell’Area C potrebbe portare nelle casse del Comune circa 17 milioni di euro, in aggiunta ai 34 attuali derivanti dagli ingressi nella stessa Area. La proposta è stata rilanciata dal consigliere dem Enrico Fedrighini durante una seduta del Consiglio comunale. La tesi è questa: se si aumenta il costo dei mezzi pubblici, andando quindi a toccare la mobilità sostenibile, è inevitabile esigere più introiti anche da Area C. Diabolici. (Continua a leggere dopo la foto)

Tutto questo mentre circolare a Milano sta diventando sempre più difficile, tra traffico congestionato, cantieri aperti, scarsità di parcheggi e i suddetti aumenti. E le lamentele scorrono veloci sui social. L’assessore alla Mobilità, Arianna Censi, si è detta in parte d’accordo con la proposta del Pd, definendo l’incremento del ticket per la ztl dei Bastioni parte del pacchetto di riflessioni da fare, anche alla luce di un bilancio 2023 molto difficile da chiudere. Al momento, tuttavia, l’assessorato alla Mobilità non dà certezze, smentendo un dialogo politico attualmente in corso sul tema. L’ipotesi, però, rimane e, naturalmente, non piace a famiglie, imprese e commercianti. “Siamo consapevoli che i soldi mancano a tutti, dal governo nella finanziaria agli enti locali – dice a Libero il segretario di Confcommercio Milano, Marco Barbieri -. Ma anche imprese e famiglie hanno i conti fortemente in sofferenza: i costi fissi crescenti rappresentano una grande preoccupazione”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’aumento dell’Area C per Milano sarebbe un ulteriore aggravio per famiglie e commercianti. Barbieri auspica che l’ipotesi di rincaro “sia oggetto di un tavolo di confronto tra l’amministrazione e il settore dei servizi per evitare danni a cittadini e imprese”, come avvenuto in passato su altri temi riguardanti la mobilità. “Ricordo che la mobilità di servizio delle imprese in Area C è fondamentale”, sottolinea. Fortemente critico anche Marco Accornero dell’Unione Artigiani: “Noi non possiamo che essere contrari all’ipotesi di un innalzamento delle tariffe”, spiega. “Vorrei ricordare al Comune che gli artigiani devono entrare in Area C per lavorare ed è impensabile che un mobiliere o un elettricista o un idraulico si muovano coi mezzi pubblici visto che devono trasportare materiali e attrezzi”. Il provvedimento, insomma, è mascherato dall’idea green e quindi buona per tutti di ridurre l’uso dell’auto, ma poi nei fatti fa cassa sulle spalle di chi lavora. (Continua a leggere dopo la foto)

Quello che viene spontaneo chiedersi, però, è se questo margine d’incremento entrerebbe davvero nelle casse comunali, se già tanti automobilisti non vogliono o hanno difficoltà a pagare la tariffa attuale di cinque euro. Le transazioni ai parcometri sono diminuite del 40%, nonostante il numero delle auto in circolazione sia sempre ingente. Per chiudere il quadro di una viabilità automobilistica ormai nel caos più completo, ai cittadini arriva un’altra doccia fredda.

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