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Cambia tutto: cuneo fiscale, Pos e mutui, le novità della manovra finanziaria

Pubblicato il 19/12/2022 09:55

Come cambia la manovra dopo le ultime modifiche annunciate dal governo? Cosa devono aspettarsi gli italiani nei prossimi mesi? Domande che si stanno ponendo in tanti dopo il lungo tira e molla all’interno dell’esecutivo Meloni, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha annunciato, a seguito del confronto interno al centrodestra, di aver trovato una quadra. Tra i passaggi più importanti lo stralcio del Pos, le pensioni minime a 600 euro per le persone con più di 75 anni, l’ampliamento della platea dei lavoratori dipendenti fino a 25 mila euro di reddito lordo che potrà usufruire del cuneo fiscale del 3%. Confermati, invece, alcuni passaggi-chiave come flat tax, Quota 103 e rottamazione delle cartelle fiscali fino a 1.000 euro. Anche l’innalzamento del tetto del contante fino a 5 mila euro non sarà toccato, così come Opzione Donna, che pure era parsa sul punto di saltare. (Continua a leggere dopo la foto)

Per quanto riguarda i pagamenti, non ci saranno tetti all’obbligo per le transazioni digitali. Saltato, infatti, il comma 2 dell’articolo 69 del disegno di legge Bilancio che avrebbe autorizzato gli esercenti a non accettare pagamenti con il Pos o carte di credito fino a 60 euro di spesa senza incorrere in sanzioni. Una norma che aveva portato allo scontro tra governo e Commissione Ue e sulla quale, alla fine, Meloni ha fatto retromarcia. (Continua a leggere dopo la foto)

Aumentata invece la platea di lavoratori dipendenti che avrà diritto al taglio del cuneo fiscale del 3%. Il reddito lordo annuo per accedere all’agevolazione passerà infatti da 20 a 25 mila euro: due punti del reddito andranno ai lavoratori, mentre un punto finirà alle imprese. Per i redditi fino a 35 mila euro, confermato invece il taglio al 2%. (Continua a leggere dopo la foto)

In manovra è finita anche la proroga fino al 31 dicembre 2022 della Cilas per i condomini per il Superbonus. Un passaggio che servirà ad avere l’agevolazione sui lavori edilizi al 110% e non al 90%. come sarà invece dal 1 gennaio 2023.

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