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La marea No Green Pass inonda Trieste, anche a Genova interviene la polizia

Pubblicato il 18/10/2021 14:19

Seduti a terra, pacificamente, nonostante la presenza minacciosa di agenti in divisa antisommossa a pochi metri di distanza. Una scena che in queste ore si sta ripetendo in varie parti d’Italia, con la piazza No Green Pass protagonista di manifestazioni che continuano a raccogliere adesioni nonostante il tentativo di sminuire la portata della protesta da parte della stampa asservita al governo Draghi. La conferma dell’esistenza di un’Italia che dice no al ricatto di un certificato verde che obbliga i cittadini a vaccinarsi, pena l’impossibilità addirittura di esercitare il diritto al lavoro.

La marea No Green Pass inonda Trieste, anche a Genova interviene la polizia

A Trieste le forze dell’ordine sono intervenute addirittura con gli idranti per allontanare le centinaia di persone che, senza tensioni né violenze, occupavano il Varco 4 del porto. A conferma di come lo sciopero abbia funzionato, bloccando la struttura. Con tanto di sfilata di mezzi blindati tra i manifestanti che, armati delle migliori intenzioni, si limitavano a scandire il coro “libertà, libertà”. La protesta si è poi spostata in città, con i presenti che si sono spostati prima a Campo Marzio, poi in piazza Unità d’Italia.

Stesso copione anche a Genova, dove il varco Etiopia del porto era stato occupato da una folla determinata a gridare tutta la propria rabbia verso un governo che calpesta i diritti degli italiani. I manifestanti, anche in questo caso senza alcuna violenza, hanno lasciato passare passeggeri e merci deperibili, poi hanno bloccato la struttura con la loro protesta. Sul posto sono arrivati subito gli agenti per tentare di disperdere le tantissime persone che si erano nel frattempo raggruppate.

A Genova, come a Trieste, ai portuali in protesta si sono uniti anche semplici cittadini, stanchi di venir ricattati dai loro governanti. E sono arrivate anche persone delle città e delle Regioni confinanti, decise a dare il loro contributo. Sedute a terra nelle piazze, armate soltanto di megafono e voglia di gridare. Circordate da polizia e carabinieri con caschi e scudi, senza che ce ne sia in realtà bisogno.

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