x

x

Vai al contenuto

“Cosa faremo per l’Italia”. Migranti, la commissaria e le promesse da marinai dell’Ue

Pubblicato il 20/05/2021 11:52

Dopo la nuova invasione dell’Italia da parte di ondate di migranti portati sulle nostre coste dalle Ong, e dopo che tutti i Paesi Ue hanno risposto con una pernacchia alla richiesta di redistribuzione (come sempre del resto), adesso scende in campo la commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, con una lunga intervista a Repubblica per lanciare le solite promesse da marinai (è il caso di dirlo) dell’Europa. “Sto contattando i governi dell’Unione per mettere i piedi un sistema di ridistribuzione volontario e provvisorio per aiutare l’Italia ad affrontare l’estate”, assicura la commissaria. E ci sarebbe già da mettersi a ridere. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi la Johansson diche un lato si impegna ad aiutare l’Italia, e i paesi cosiddetti di “primo ingresso”, in vista dell’estate; dall’altro conferma la volontà di “bloccare le partenze”, chiedendo un’azione maggiore ai paesi di origine. Mentre sulle coste italiane e su quelle spagnole continua l’arrivo di migliaia di migranti, l’Unione europea tentenna come al solito e lancia promesse senza però fare nulla di concreto. Dice di essere al lavoro addirittura per “un nuovo Patto globale” per affrontare la crisi migratoria, “da chiudere entro l’anno”. Saranno dieci anni che lo sentiamo dire. (Continua a leggere dopo la foto)

Johansson sottolinea poi di non sapere ancora in che modo verrà attuata questa ridistribuzione volontaria. “Un accordo come quello di Malta del 2019? Sto sondando quanta voglia ci sia tra i partner di impegnarsi. Penso che l’Italia riceverà un aiuto con la redistribuzione, ma al momento non posso dire di più. Intanto lavoriamo per bloccare le partenze”. Fumo, fumo, fumo. (Continua a leggere dopo la foto)

Fondamentale, secondo la commissaria Johansson, che l’Italia riceva solidarietà europea. “Abbiamo imparato che la ridistribuzione volontaria non è abbastanza e dunque l’approvazione della riforma delle politiche migratorie con i ricollocamenti obbligatori è essenziale”. Una riforma che però, specifica, non potrà essere chiusa entro l’estate. Quindi, cari italiani, attaccatevi.

Ti potrebbe interessare anche: Bill Gates, un ex fedelissimo rivela: “Ecco perché frequentava Epstein”