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“Fanno tutto loro, basta”. Prime liti nel governo. Gli alleati già preparano la trappola per la Meloni: eccola

Pubblicato il 13/01/2023 09:57

Tensioni continue, costanti. Iniziate come semplici bisbigli e diventate sempre poi sempre più consistenti, col passare dei giorni. Le armi all’Ucraina, il futuro dei balneari, l’elezione dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura. Infine la questione nomine e il caro benzina, tema che continua a tenere in apprensione migliaia di famiglie. La maggioranza di centrodestra inizia a mostrare pericolose crepe, con Giorgia Meloni che continua a ribadire che “non ci saranno retromarcia” e con Lega e Forza Italia che, invece, continuano nel loro pressing quotidiano. Strappando i primi risultati, visto che proprio sull’emergenza carburanti i due partiti sono riusciti ad aprire una breccia, incrinando le posizioni di Fratelli d’Italia. A soli due giorni dal via libera, il decreto Trasparenza è stato così subito ritoccato. Non senza, però, ulteriori fibrillazioni. (Continua a leggere dopo la foto)

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Giorgia Meloni trappola Mes

Stando a quanto raccontato dal Corriere della Sera, anche le ultime modifiche sarebbero state accompagnate da accuse: “Fanno tutto Giorgia e Giorgetti“. La cantilena ripetuta da Forza Italia e Lega sarebbe sempre la stessa: “Decidono tutto loro”. Con molti esponenti del governo che sostengono di “non aver nemmeno visto” il testo, riveduto e corretto non tanto in Consiglio dei ministri, ma prima e dopo, con un metodo inedito molto simile a “un’approvazione salvo intese”. (Continua a leggere dopo la foto)

A rivelare cosa bolliva nel pentolone di Palazzo Chigi è stato po lo stesso Giorgetti. Rispondendo al question time del Senato, il ministro ha parlato apertamente di una norma che potrebbe portare alla riduzione delle accise “in relazione all’incremento verificato dei prezzi dei carburanti”. Neanche il tempo di dirlo e subito Giorgia Meloni ha precisato che “non ci sono le condizioni” per una sforbiciata subito, ora. Il tutto in uno stato di permanente confusione nella coalizione. (Continua a leggere dopo la foto)

Giorgia Meloni: trappola Mes

Caos, dunque, accompagnato da divisioni interne. Che, stando al Corriere, si concentrerebbero soprattutto nell’area ronzulliana di Forza Italia. Berlusconi avrebbe bollato il decreto benzina come “un pasticcio” e il mancato taglio delle accise come “un errore di valutazione”. E sarebbe tornato già alla carica per la ratifica del Mes, il meccanismo Salva-Stati dietro il quale si potrebbero nascondere pericolose trappole tese dall’Ue alla nostra economia. Meloni ha incontrato il direttore del Fondo, Pierre Gramegna, che ha ricordato alla premier gli impegni presi. Di ratificare il trattato, al momento, non si parla ancora ufficialmente. Ma la Lega aspetta al varco: la trappola è già piazzata.

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