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“Torna il Green pass per i viaggi”. In Europa ripartono le prove tecniche di emergenza

Pubblicato il 07/07/2022 09:36

Anche in Italia il ritorno del Green pass è dietro l’angolo. Il bombardamento mediatico sull’aumento dei contagi (senza dire che però non ci sono di certo i morti e i ricoverati in terapia intensiva di un anno fa, nonostante i casi siano triplicati) è l’anticamera del ritorno di obblighi, divieti, restrizioni, licenziamenti, vaccini e Green pass. Non solo da noi, però, visto che è notizia di queste ore che anche l’esecutivo francese ha evocato la possibilità di reintrodurre il Green pass, ma solamente per i viaggi. Si fa così: un pezzetto per volta. Prima per i viaggi, poi pian piano con l’arrivo dell’autunno si riestende a tutto il resto. La notizia che viene dalla Francia ha certamente fatto gioire Speranza che ora si sentirà meno solo nella follia del lasciapassare sanitario. (Continua a leggere dopo la foto)

In Francia, si diceva, la prima ministra Elisabeth Borne ha dunque presentato al Consiglio dei ministri un nuovo progetto di legge sull’emergenza sanitaria che apre a questa possibilità. La bozza – scrive Today – sarà esaminata da lunedì prossimo all’Assemblea nazionale. “Permetterà di estendere alcune disposizioni assolutamente essenziali per affrontare la continua epidemia di Covid-19 nel nostro Paese”, ha spiegato l’ex Ministro della Salute e portavoce del governo Olivier Véran al termine del Consiglio dei ministri. (Continua a leggere dopo la foto)

“D’altra parte, tutte le altre misure per combattere l’epidemia non fanno più parte di questo disegno di legge”, ha continuato. Pertanto, il testo non prevede l’estensione oltre il 31 luglio della possibilità di ristabilire lo stato di emergenza sanitaria, né un pass sanitario o vaccinale per limitare l’accesso a determinati luoghi o raduni. A partire da questa data, “se la situazione lo richiedesse, cioè in caso di una nuova variante, ad esempio, di poter ristabilire un sistema di pass, ma un pass alle frontiere o tra il territorio metropolitano e i territori d’oltremare”, ha continuato Véran. (Continua a leggere dopo la foto)

Inoltre, in Francia gli archivi informatici del SI-DEP (risultati dei test di screening) e del Si-VAC (vaccini) saranno mantenuti fino al 31 marzo del prossimo anno. “Non possiamo permetterci di smettere di monitorare la circolazione del virus, ha spiegato l’ex-ministro della Salute. In tutto questo, zitto zitto, anche il Parlamento europeo ha prorogato la validità del Green pass per i viaggi all’interno dell’Unione europea per un altro anno, fino a giugno 2023. L’ok è arrivato a larga maggioranza, nel silenzio generale. Oltre a prorogare la validità del certificato verde fino al 30 giugno 2023, le modifiche approvate consentiranno ai Paesi Ue di rilasciare certificati relativi anche a nuovi tipi di test antigenici. Poi non dite che non vi avevamo già anticipato tutto…

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