Il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, ha perso le staffe in diretta. Nell’ultima puntata di “DiMartedì”, il programma di approfondimento politico condotto da Giovanni Floris, andata in onda martedì 24 gennaio, è stato ospite, tra gli altri, anche l’ex premier Giuseppe Conte. Paladino del Reddito di Cittadinanza e ora fervente oppositore della Meloni, presidente del Consiglio già passato alla storia per l’incredibile cambio di governo con la Lega prima e col Pd poi, e per i lockdown e la gestione scriteriata della pandemia, Conte si è lasciato andare ad un attacco frontale al governo in carica, soffiando ancora una volta sul fuoco di tensioni sociali. Non è la prima volta che usa questa carta, e in modo pericoloso. La “minaccia” velata è che se si toglie il Reddito di Cittadinanza, il suo popolo potrebbe creare disordini sociali. Una volta parlò addirittura di guerra civile. “Evidentemente le promesse della campagna elettorale non funzionano”, esordisce. Eppure lui di promesse non mantenute dovrebbe saperne qualcosa. Ma cosa ha detto poi? (Continua a leggere dopo la foto)
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Conte continua la sua disamina: “Il governo sta tradendo il suo stesso elettorato e si sta creando una situazione esplosiva. Esplosiva perché tutte le famiglie, le persone sono preoccupate per questo caro bollette, caro energia, caro benzina”. E ancora: “Se tu prendi voti perché dici che tutelerai l’interesse nazionale, poi non puoi tradire la fiducia dei tuoi stessi elettori. Meloni ha costruito sulla coerenza la virtù della sua azione politica”. Ora, in pratica, “si sta rimangiando tutte le promesse e le giravolte ormai sono tantissime: dal blocco navale alle trivellazioni alle pensioni. Adesso sta arrivando il Mes su cui si giocherà la faccia, perché aveva dichiarato che era una eurofollia e mi ha accusato di alto tradimento. State tranquilli voteranno anche il Mes, perderà definitivamente la faccia”. Un passaggio in particolare, quello sulla “coerenza” fa scattare la molla a Sallusti, il quale sbotta. (Continua a leggere dopo il video)
“Conte viene a Di Martedì e ci vuole dare lezioni di coerenza? – attacca subito il direttore di Libero -. Sembra di essere da Crozza e non da Floris. Vi dico che secondo me Conte ha la faccia come il culo. Di fatto è un ex premier che è stato al governo con la Lega e poi con la sinistra. E lui ci parla di coerenza? Ha aumentato le spese militari insieme a Speranza, il suo ministro Speranza, mentre era a palazzo Chigi e oggi ha votato contro. Uno che ha fatto danni inenarrabili sul Covid insieme al ministro Speranza che ci ha lasciato senza mascherine nell’emergenza e con una campagna vaccinale approssimativa…. E ora viene a darci lezioni di coerenza? Siamo da Crozza”.
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