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“Muri contro l’invasione”, Federico Rampini asfalta la sinistra sui migranti. Ecco cosa ha detto

Pubblicato il 17/04/2023 20:04

Lo stato di emergenza decretato dal governo per sei mesi, per tentare di fronteggiare l’emergenza immigrazione, fa discutere ma trova un difensore d’eccezione anche in chi, notoriamente, non sia di destra, né di centrodestra: per Federico Rampini, in collegamento con l’L’aria che tira, il talk de La7, l’Unione Europea “non risponde in maniera concreta” alle richieste di aiuto dell’Italia per contenere l’epocale fenomeno, mentre “Francia, Grecia e Malta fanno orecchie da mercante”. Parole ragionevoli, dinanzi a un tema che troppo spesso viene affrontato in maniera ideologica, dunque sterile. Sollecitato dalla conduttrice, Myrta Merlino, il giornalista e scrittore prosegue nella sua analisi, negando che l’attuale emergenza derivi da un presunto isolamento internazionale dell’esecutivo a guida Meloni: “Anche il governo di Mario Draghi e quelli precedenti avevano lamentato giustamente di essere abbandonati dall’Europa”, e poi l’affondo su uno dei nuovi idoli della sinistra, il socialista Pedro Sanchez. “Ricordo che in Spagna, il governo di sinistra fa sparare pallottole di gomma contro chi tenta di passare la frontiera”, ancora nelle parole di Federico Rampini. Rispondeva, in parte, a un altro ospite in studio, Tommaso Cerno, il direttore de L’Identità che è arrivato persino a negare che ci si trovi di fronte a una emergenza: “Chiamarla emergenza come fosse qualcosa che è arrivato all’improvviso non torna”, dice. (Continua a leggere dopo la foto)
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emergenza migranti rampini sinistra

In realtà – pur se il problema perdura da diversi anni – è di questi ultimi mesi l’abnorme crescita delle partenze dalle coste africane, e questo è innegabile. Persino Myrta Merlino sposa la linea di Rampini, laddove afferma: “Gli amministratori di centrosinistra guidano la resistenza contro lo stato di emergenza proclamato da Palazzo Chigi. Quando i problemi sono enormi non possono essere né di destra né di sinistra, la propaganda abbassi i toni”. Numeri quintuplicati, strutture al collasso, centomila persone che pare stiano per partire: l’emergenza c’è, e lo riconosce Federico Rampini che bolla come “moralismi” le critiche che sin da subito sono piombate addosso al presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, reo di aver ipotizzato di alzare muri per proteggere i confini UE dall’arrivo dei migranti: “I muri non hanno nulla di deprecabile – considera Rampini – La Grande muraglia cinese è nata per contenere l’immigrazione e le invasioni barbariche”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Fino a un certo livello di ingresso di stranieri e se sai far rispettare le regole, puoi integrare l’immigrazione, è il concetto, mentre “Oltre un certo numero, l’immigrazione diventa una sorta di invasione e ci si sente minacciati nei valori, nella cultura e nelle tradizioni”. Al di là degli steccati ideologici, dunque, il problema, anzi l’emergenza, a sinistra (“Centrosinistra tafazziano”, per Myrta Merlino) dovrebbe forse essere affrontato con la medesima lucidità.

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