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Europa, allarme sciroppi per la tosse! Ritirati per reazioni allergiche: ecco le marche e dove sono venduti

Pubblicato il 28/12/2022 21:26

L’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali che abbiamo imparato a conoscere in epoca Covid, ha bloccato l’immissione nel mercato europeo degli sciroppi per la tosse contenenti folcodina, per potenziali gravi reazioni allergiche e possibili shock anafilattici. L’ordine è stato perentorio. Siamo davvero sicuri di quello che il nostro corpo assume, che sia del cibo o dei medicinali? Parrebbe di no. Tralasciando per questa volta l’argomento vaccini, abbiamo già recentemente scritto sul ritiro delle capsule di una nota marca di caffè, così come sulla presenza di ammoniaca tra gli ingredienti di una, ancor più nota, marca di biscotti . Ma torniamo agli sciroppi e alla folcodina. Questa sostanza, che viene sintetizzata a partire dalla morfina, dunque usata come sedativo sin dagli anni Cinquanta, è presente negli sciroppi in quanto impedisce al cervello di tossire di riflesso ad uno stimolo. È di facile intuizione, dunque, che viene anche assorbita dal Sistema nervoso centrale. Come si legge, tra gli altri, su Il Fatto Quotidiano, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacosorveglianza dell’Ema ha chiesto di revocare l’autorizzazione commerciale di alcuni sciroppi per la tosse per le possibili reazioni allergiche che comportano, oltre al ritiro di quelli già presenti sugli scaffali delle farmacie. (Continua a leggere dopo la foto)

L’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali che abbiamo imparato a conoscere in epoca Covid, ha bloccato l’immissione nel mercato europeo degli sciroppi per la tosse contenenti folcodina, per potenziali gravi reazioni allergiche e possibili shock anafilattici.

La nota dell’Ema è stata pubblicata dalla nostra Agenzia Italiana del Farmaco, l’Aifa, che fortunatamente sul proprio sito ha precisato che la vendita di questi medicinali (tutti a base di folcodina) non era autorizzata in Italia. La folcodina è commercializzata con vari nomi tra cui Dimetane, Biocalyptol e Broncalene e adesso non sarà più possibile acquistarli o ricevere una prescrizione dal proprio medico nei Paesi ove era in commercio, ovvero: Belgio, Croazia, Francia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Slovenia. “I dati disponibili hanno dimostrato come l’uso di folcodina nei dodici mesi precedenti l’anestesia generale con agenti bloccanti neuromuscolari (NMBA) sia un fattore di rischio per lo sviluppo di una reazione anafilattica agli NMBA”, spiega l’Ema nella sua nota ufficiale.  Sicché è assolutamente necessario informarsi con chi dovrà subire un intervento in anestesia generale con NMBA che abbia utilizzato la folcodina nell’intero arco dei dodici mesi antecedenti. (Continua a leggere dopo la foto)

La folcodina, dunque, era utilizzata in adulti e bambini per il trattamento della tosse non produttiva, cioè quella “secca” e, in combinazione con altri principi attivi, per il trattamento dei sintomi di raffreddore e influenza. Ma, ci chiediamo noi profani, perché è così pericolosa la folcodina? Basti ribadire che si tratta di un oppioide, e forse proprio questo ha fatto scattare il (tardivo?) campanello d’allarme. La revisione sulla folcodina, ci informa ilGiornale, è iniziata il primo settembre scorso su apposita richiesta da parte delle autorità sanitarie francesi.

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