Non è davvero un periodo facile, questo, per la nuova segretaria del Pd Elly Schlein. Arrivata alla guida del partito tra lo stupore generale, battagliera fin dalle prime ore e decisa a rivoltare il partito da cima a fondo, la leader del centrosinistra si trova oggi nella più imbarazzante delle situazioni: quella di chi finisce per combinare un guaio a ogni mossa. La partecipazione alla manifestazione organizzata a Roma dal Movimento Cinque Stelle si è trasformata in un boomerang, con i militanti dem insorti sui social con commenti al veleno. E il tentativo di metterci una toppa, come da proverbio, si è rivelato anche peggiore del buco già creato. Cos’ha combinato Schlein? Presto detto. (Continua a leggere dopo la foto)
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A molti militanti di sinistra non è sfuggito il copione “musicale” seguito da Elly Schlein nelle ultime ore, con i testi di alcune canzoni usati come continuo riferimento. Durante l’ultima direzione nazionale, la segretaria è partita citando Niccolò Fabi e il brano Costruire: “Sono affezionata a un pezzo che dice tra la partenza ed il traguardo in mezzo c’è tutto il resto. E tutto il resto è ‘giorno dopo giorno, e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire'”. (Continua a leggere dopo la foto)
E ancora, di fronte alle polemiche interne, ecco saltar fuori “Le cose che abbiamo in comune”, brano di Daniele Silvestri evidentemente caro a Schlein: “Concentriamoci sulle cose che abbiamo in comune, che sono 450”. Finito? Macché. A stretto giro ecco anche Diodato: “Se ai nostri elettori chiedessero di dedicarci una canzone, una di queste probabilmente sarebbe ‘‘’Fai rumore’ di Diodato, che dice: ‘Fai rumore e non lo so se mi fa bene, se il tuo rumore mi conviene, ma fai rumore sì che non lo posso sopportare questo rumore innaturale tra me e te’. Anziché fare rumore di canto e controcanto tra noi, e lo dico a me per prima, proviamo a parlare di ciò che ci unisce con loro”. (Continua a leggere dopo la foto)
Dalla politica al karaoke, insomma. Con gli utenti, già innervositi dalle ultime uscite della segretaria, che non hanno perdonato: da “portatele il microfono” a “guarda che non sei mica a Sarabanda”, i commenti sono stati spietati. A testimonianza di un momento decisamente complicato per Schlein, che sembra riuscire soltanto a mettersi nei guai.
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