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Draghi come il marchese del Grillo. Le foto scandalo che in un Paese normale lo costringerebbe alle dimissioni

Pubblicato il 21/05/2022 12:28

Ristorazione e scuola sono i settori dove (escludendo ovviamente la Sanità perché fuori categoria) i danni e gli effetti delle politiche scellerate di Draghi e Speranza hanno dato i loro peggiori risultati. Ha avuto coraggio, quindi, il premier a presentarsi proprio in una scuola. E, capolavoro dei capolavori, ha scattato foto nelle classi degli studenti senza mascherina. Loro con il bavaglio da 3 anni, lui a candido volto scoperto. Il presidente del consiglio è stato in visita alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna, nel Veronese. Lui si è presentato senza Ffp2, loro, invece, sono rimasti istituzionalmente distanziati e mascherati. (Continua a leggere dopo la foto)

Come denuncia La Verità, “intanto, i ragazzi, nonostante il caldo torrido, alla faccia della massiccia adesione alla campagna vaccinale e a dispetto della scarsissima pericolosità del Covid nella loro classe anagrafica, dovranno sorbirsi la tortura del bavaglio fino al 15 giugno. Quelli cui toccheranno gli esami di Stato, addirittura, saranno costretti a coprirsi naso e bocca fino a luglio inoltrato, visto che la regola resterà in vigore «fino a fine anno scolastico», maturità compresa. Eppure, i poveretti non hanno nemmeno la certezza che, dopo questa inutile vessazione, a settembre, si torni tra i banchi con il diritto di respirare a pieni polmoni”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Spero”, ha detto Draghi agli studenti veneti, “che la pandemia non ritorni”. Punzecchia La Verità: “Ma come? E i vaccini? E il green pass garanzia di non contagiarsi?”. Intanto, fanno rabbrividire le statistiche sul disagio psichico tra i più giovani: “Un adolescente su quattro ha manifestato sintomi di depressione, uno su cinque disturbi d’ansia. Secondo il Garante per l’infanzia, sono aumentati i disordini alimentari, le alterazioni del ritmo sonno-veglia, le forme di «ritiro sociale», i comportamenti autolesionisti e, addirittura, gli istinti suicidi”. Un’indagine dell’Università di York aveva già confermato che l’uso dei dispositivi di protezione danneggia le capacità di socializzazione dei bimbi. (Continua a leggere dopo la foto)

Uno studio uscito dieci giorni fa – in fase di revisione paritaria – ha aggiunto un altro carico da novanta contro la politica del volto coperto. “Un team di ricercatori italiani ha scoperto che indossare la mascherina, magari, ci protegge dal virus, ma ci condanna altresì a insalubri inalazioni di anidride carbonica. Il limite, considerato accettabile, è di 5.000 parti per milione. Chi aveva la Ffp2, quella obbligatoria in classe, respirava invece tra 7.142 e 11.650 ppm di anidride carbonica, una quantità che aumentava con il ritmo del respiro e che «era più elevata tra i minori, i quali hanno mostrato una concentrazione media di CO2» tra le 9.949 e le 15.745 parti per milione”. E così, Draghi, Speranza e Bianchi lasciano le mascherine ai nostri figli, loro invece se le tolgono.

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