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Mario Monti attacca Draghi. Cosa nasconde il ritorno in campo dell’ex premier

Pubblicato il 17/05/2022 09:24

Una poltrona sempre più traballante. Dalle parti di Palazzo Chigi il vento per Mario Draghi è decisamente cambiato. Accolto in pompa magna, con i media di Sistema che lo hanno spinto fino all’uscio, ora il fu “Supermario” fa i conti con la realtà. I grandi risultati attesi e sperati dai più, non hanno trovato però riscontro nell’azione del suo governo. E così ora anche i più leccapiedi sono costretti a guardare le cose come stanno, con delle crepe diventata così grandi che è impossibile nasconderle. “Lo spread Italia-Germania è salito da 90 punti base (all’inizio del governo Draghi) a 190 di venerdì scorso. Un aumento di 100 punti”, fa notare con una certa cattiveria politica Mario Monti. Il quale non manca di ricordare che “nello stesso periodo lo spread Spagna-Germania è salito di circa la metà (53 punti) e quello Portogallo-Germania ancor meno (39 punti)”. (Continua a leggere dopo la foto)

Che c’entra – di nuovo – Mario Monti? L’articolo di Monti – commenta Antonio Socci su Libero – è un segnale negativo per Draghi “anche perché è stato pubblicato come editoriale, ieri, sul Corriere della sera che finora ha sempre appoggiato entusiasticamente il premier. Monti ricorda che l’esecutivo Draghi nacque con due missioni: ‘Vincere la pandemia e disegnare e realizzare il Pnrr’. Il primo obiettivo – concede Monti – ‘è stato conseguito’. Ma obiettivamente la pandemia è un fenomeno globale e sta finendo in tutto l’Occidente”. L’Italia non ha fatto meglio degli altri, anzi: i dati sul nostro Paese sono un completo disastro, e le scelte del governo si sono rivelate più che scellerate, capaci di uccidere in un colpo solo società ed economia. (Continua a leggere dopo la foto)

Sul “percorso di attuazione” del secondo obiettivo (il Pnrr) “le opinioni non sono univoche” osserva Monti che poi tuona: “Poco o nulla è stato fatto sulle riforme strutturali più importanti… per le quali si sono registrati arretramenti che da questo governo non ci saremmo aspettati”. Monti evoca pure “i mesi persi per le dispute sul Quirinale” e così riaccende una polemica sgradita a Draghi che da novembre a febbraio fu sospettato, da qualche raro critico, di immobilismo a causa delle sue ambizioni quirinalizie, poi andate tristemente deluse. Pure la presunta ‘successione’ del nostro premier alla Merkel, nella leadership politica della UE, che era stata tanto annunciata e celebrata un anno fa dai media, si è dissolta. Quella guida, è ormai evidente, l’ha assunta Macron. (Continua a leggere dopo la foto)

Appiattito sulla linea “incendiaria” di Biden, sottomesso completamente agli Usa, Draghi non ha saputo fare da mediatore, lasciando questo ruolo – ancora una volta – a Francia e Germania che infatti iniziano a raccogliere i frutti, anche a scapito nostro. In casa, i partiti sono sempre più febbrili. Scrive ancora Socci: “Le crepe dunque sono tante e aumenteranno sempre più se alla crisi economica e sociale dovuta alla pandemia ora succederà, invece della forte ripresa prevista, un’altra dura crisi a causa della guerra. L’inflazione è data al 6,1 per cento, contro il 3,5 per cento delle stime precedenti. Di fronte a uno scenario così drammatico, Draghi deve mostrare finalmente le sue capacità in materia economica, visto che in questi mesi, obiettivamente, le sue capacità politiche di statista – in Italia e nel mondo – non si sono viste”.

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