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“È colpa loro”. Sei anziani in terapia intensiva nonostante le tre dosi. Scoppia il caso

Pubblicato il 21/12/2022 18:06

Come abbiamo scritto recentemente, trattando la storia di Antonio Cabrini, campione del mondo 1982 plurivaccinato e tuttavia alle prese con il Covid, di certo non rappresenta un caso isolato, venuto alla ribalta per la notorietà dell’uomo, ma rientra in un vero fenomeno che osserviamo un po’ dappertutto. A Treviso, per esempio, sei persone anziane sono state ricoverate in terapia intensiva dopo aver contratto il Covid, nonostante le tre dosi di vaccino ricevute. Anzi, “dovevano fare la quarta dose”, ammette Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2. Quel che non convince è la seconda parte della dichiarazione. Va letta con attenzione, perché è testimonianza del corto circuito che porta una grossa fetta di medici e sanitari – fortunatamente con diverse eccezioni – a negare pure l’evidenza: “le persone fragili o con problemi cardio-respiratori se non hanno la quarta dose finiscono ancora in ospedale”. Dunque, se tre dosi non sono bastate a evitare questi ricoveri, la quarta potrebbe avere un potere salvifico. Secondo noi, invece, darebbe una sorta di colpo di grazia, specie se consideriamo l’età avanzata di questi sei individui e il fisico già minato da pluripatologie, come è emerso. Apprendiamo la notizia da TrevisoToday, rilanciata poi da Rassegne Italia. I sei anziani sono ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali di Conegliano Veneto, Montebelluna e del capoluogo. Poiché, come è di dominio pubblico, il vaccino contro il Covid non è stato testato per la non trasmissibilità del virus, per recente ammissione della dirigente Pfizer Janine Small, ci risulta arduo credere alla competenza, o alla semplice buona fede, di chi ancora crede in questi vaccini, al netto della strage dei “malori improvvisi” (soprattutto in una fascia d’età giovane: dai 20 a 50 anni, secondo la stima di Newstv. Attualmente negli ospedali della provincia di Treviso, sono 111 i ricoverati positivi al Covid; quelli con sintomi gravi, legati all’apparato respiratorio, sono ventisette. (Continua a leggere dopo la foto)

Tornando al ricovero per Covid, nonostante le vaccinazioni plurime, i dubbi restano, anzi aumentano. Toccherà, prima o poi, ce lo auguriamo, alla scienza risolverlo. Ma possiamo fidarci di questa scienza? L’ultima puntata di Report, peraltro, ha dimostrato come almeno il 40% dei decessi ascritti al virus Covid-19 sarebbero imputabili a infezioni batteriche contratte proprio nelle strutture sanitarie di ricovero. (Continua a leggere dopo la foto)

La colpa? Dei No-vax, of course. Come si ricorderà, la Corte costituzionale ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa all’impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Sono state ritenute, invece, non irragionevoli, né sproporzionate le scelte del legislatore .

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