Mentre in Francia Macron insiste nel ricattare la popolazione con il green pass, senza il quale la vita sarà di fatto impossibile, e in Italia continua il dibattito sull’introduzione di un vero e proprio obbligo vaccinale, dall’Inghilterra arriva l’ennesima conferma di come i farmaci attualmente a disposizione siano in realtà tutt’altro che efficaci nella lotta al Covid-19. Anzi: l’ultimo report del Public Health England (PHE) evidenzia come addirittura i morti nelle ultime settimane siano maggiori tra chi aveva ricevuto la somministrazione.
L’agenzia del Dipartimento della Salute britannico ha infatti evidenziato come nel corso degli ultimi 28 giorni, nel territorio del Regno Unito, siano stati riscontrati complessivamente 257 legati al Covid. Di questi, 163 casi hanno visto perdere la vita persone che si erano sottoposte almeno alla prima dose della vaccinazione tra il 1 febbraio e il 21 giugno: complessivamente i tratta del 63,4% del totale.
Lo stesso PHE ha sottolineato nel report come i vaccini siano comunque importanti nella battaglia contro il virus, sostenendo che i dati avrebbero potuto essere peggiori in caso la percentuale di persone protette fosse stata inferiore. Restano però i dubbi, tantissimi, sulla reale efficacia di farmaci lanciati sul mercato in fretta e furia, acquistati a peso d’oro dai governi arricchendo a dismisura i colossi di Big Pharma e per nulla sinonimo di garanzia nel contrasto al Covid.
Dati che arrivano proprio mentre in Italia esponenti del Pd e di Forza Italia continuano a spingere per adottare una soluzione “alla francese”, con il green pass fondamentale per svolgere la maggior parte delle attività quotidiane. Idea che piace, per esempio, al sindaco di Milano Beppe Sala e al ministro agli Affari Regionali Mariastella Gelmini. Che, forse, farebbero meglio a guardare ai dati che arrivano da oltre i confini.
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