
Tremano gli italiani dopo l’annuncio del presidente dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che è al via una nuova stretta del Fisco, con controlli incrociati sui conti correnti. Chi deve temere questa nuova frontiera che punta a contrastare l’evasione fiscale? Chi può, invece, dormire sonni tranquilli? In una intervista al Corriere della Sera, Ruffini annuncia che entro il 2025 l’ente dovrà raggiungere l’incasso di 2,8 miliardi in più dalla lotta all’evasione fiscale. Come farà? “A maggio abbiamo completato le attività richieste dal Garante per la privacy per assicurare il corretto utilizzo dei dati personali. In prospettiva, l’Archivio dei conti correnti è una risorsa fondamentale perché consente di intercettare, ad esempio, i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Controlli incrociati sui conti correnti, chi sarà interessato
Spiega ancora Ernesto Maria Ruffini, presidente dell’Agenzia delle Entrate: “Le prime estrapolazioni basate su dati pseudonimizzati, cioè inizialmente anonimi e poi utilizzabili in base a informazioni aggiuntive, riguarderanno il 2017 e consentiranno di individuare, ad esempio, i soggetti che avevano grandi movimentazioni sui propri conti correnti ma non hanno presentato la dichiarazione dei redditi”, ecco, dunque, altri soggetti potenzialmente a rischio e che finiranno sotto la lente dei controlli incrociati. Poi un altro annuncio horror: “Abbiamo ancora due attività da chiudere entro fine 2024: l’invio di oltre 3 milioni di lettere di compliance, per un incasso di 2,77 miliardi. La buona notizia è che li raggiungeremo interamente già a ottobre”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Controlli incrociati sui conti correnti, quando si parte
Oltre l’80% del totale dell’evasione, stando a quanto afferma il presidente dell’Agenzia delle Entrare, riguarda chi non presenta la dichiarazione dei redditi o la presenta in modo infedele; meno del 20% la cosiddetta evasione da versamento, cioè di chi presenta la dichiarazione, ma poi non salda quanto deve. Quanto ai tempi di avvio del processo di controlli incrociati sui conti correnti, Ruffini è chiaro: “Le estrapolazioni? Stiamo già partendo. E presto avremo i primi risultati”.
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