L’Europa è un colabrodo. Al di là delle considerazioni ideologiche (quelle contrarie all’Ue sono sempre prontamente censurare dal Sistema), arrivano sempre i numeri a fotografare la realtà delle cose. L’Ue è in mutande, non esiste espressione più fine per definire il concetto. Bruxelles è un giogo che affama gli Stati e li riduce all’osso, spolpandoli centimetro dopo centimetro della propria sovranità. La dimostrazione plastica dei fallimenti la offre Eurostat: è record di fallimenti delle imprese nell’Unione europea. Nel secondo trimestre dell’anno, si è infatti verificato un aumento dell’8,4%, ai massimi da quando è iniziata la raccolta dei dati nel 2015 da parte dell’ufficio europeo di statistica. Nell’eurozona i fallimenti aziendali sono aumentati del 9%, solo in Italia del 2,9%. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le folli leggi che regolano il Sistema Ue, le politiche liberticide e suicide perpetrate con il Covid, le scelte disastrose sulla gestione della guerra in Ucraina, sono solo alcune delle cause che hanno generato il crack. A non funzionare è l’Europa in sé, un sistema malato che danneggia gli Stati, soprattutto l’Italia. Il trend attuale dei fallimenti delle imprese risulta in crescita ormai da sei semestri nei 27 Paesi dell’area dell’Euro. La nota ancora più drammatica è che, stando sempre ai dati Eurostat ripresi da LaStampa, i fallimenti aumentano in tutti i settori, a partire dai servizi di alloggio e ristorazione (+23,9%), dai trasporti e magazzinaggio (+15,2%) e da istruzione, sanità e attività sociali (+10,1%). (Continua a leggere dopo la foto)
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Rispetto al quarto trimestre del 2019, segnala ancora Eurostat, quello cioè precedente alla pandemia, i maggiori fallimenti delle imprese dell’Ue si sono registrati nei servizi di alloggio e ristorazione (+82,5%). Ed è facile intuire perché. Le scelte politiche “legate” al Covid, con lockdown e Green pass (che poi si sono rivelato inutili e dannosi anche da un punto di vista sanitario) hanno mandato gambe all’aria milioni di ristoranti e servizi del food in tutta Europa. Tra i singoli Paesi, l’Ungheria registra un aumento particolarmente intenso dei fallimenti, con un balzo del 40,8%. Rialzi sensibili si segnalano anche in Estonia (+24,6%). Tra i grandi Paesi, non sono disponibili i dati della Germania… In Francia anche, invece, i fallimenti sono tanti, in crescita del 4,6%.
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