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“Hanno ragione loro!” L’Europa ferma la Meloni e condanna gli italiani a pagar più tasse

Pubblicato il 18/08/2023 12:08 - Aggiornato il 20/08/2023 16:13
Bce contro tassa banche

E ti pareva. Ecco la Bce di Christine Lagarde, sempre dalla parte dei potenti e mai da quella dei cittadini. Mentre la Banca Centrale Europea continua ad alzare i tassi affamando il popolo e le imprese italiane, arriva la lettera della Lagarde contro la tassa imposta dal governo Meloni sugli extraprofitti delle banche. Il Corriere parla di “questione di giorni, un paio di settimane al massimo”. La tassa è pensata per gli extraprofitti. Un modo per il governo di racimolare risorse utili ad abbassare le tasse dei cittadini. Ma alla Bce non va bene. Eppure la mossa di Meloni è stata vista come una vera rivoluzione, piaciuta anche all’opposizione. Ma è in arrivo una netta censura sia sul merito del provvedimento (Francoforte lo ritiene potenzialmente dannoso per l’economia e il credito) che sul metodo. Le solite interferenze sulla nostra sovranità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Se vai contro il potere, questo ti si scaglia subito contro, sempre sotto l’egida dell’Europa. Del resto è questo che ha fatto l’Ue fin dall’inizio: spolpare l’Italia, togliendole di anno in anno un pezzo di sovranità. E mentre Mario Giordano sbugiarda proprio Christine Lagarde rivelando la sua partecipazione a un Google Camp segreto che si è svolto in Sicilia (“prende decisioni nell’interesse dei cittadini o dei suoi amici potenti e ricconi?”, ha tuonato il conduttore di “Fuori dal coro”), questa scrive la letterina al governo italiano per bocciare la decisione dell’8 agosto scorso sugli extraprofitti degli istituti di credito. Condannando, di fatto, i cittadini italiani a pagare più tasse. Perché se non le pagano le banche, le dobbiamo pagare noi. Siamo di fronte all’apertura di un nuovo fronte di attrito tra Palazzo Chigi e la Bce. Ma cosa contesterebbero? (Continua a leggere dopo la foto)
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Bce contro la tassa sugli extraprofitti delle banche voluta da Meloni

Il governo italiano accusa senza mezzi termini – del resto l’affermazione è incontrovertibile – la Banca Centrale Europea di aver creato il problema di fondo. Secondo Meloni e Salvini sono stati proprio i continui e “ingiustificati” aumenti dei tassi di interesse a gonfiare a dismisura i margini delle banche a scapito dei correntisti. Da qui la decisione di dare una “sforbiciata” con il prelievo straordinario. Secondo la Bce, però, è sbagliato intervenire d’autorità sui margini di interesse delle banche, perché si indebolisce la loro capacità di resistere ad eventuali shock. L’unica nota positiva è che il parere della Bce contro la tassa non è vincolante. Punta solo a creare problemi e a indebolire la maggioranza.

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