Non si può certo dire che l’avventura di Elly Schlein alla guida del Partito Democratico sia iniziata nel migliore dei modi, anzi. Non solo per le polemiche che l’hanno subito interessata, su tutta quelle dell’armocromista che le suggerisce i colori da indossare dietro lauto compenso. Anche dal punto di vista elettorale, il piatto sembra decisamente piangere: ai ballottaggi in corso per le elezioni Comunali, i dem rischiano infatti di doversi accontentare di un risultato decisamente deludente. Su sette comuni capoluogo al voto, il Pd dovrebbe riuscire a farcela soltanto a Vicenza con Vincenzo Possamai, che strapperebbe così il Comune alla destra. Ma a far riflettere è il fatto che il giovane Possamai durante la campagna elettorale aveva chiesto espressamente che nessun big del Pd si facesse vedere nella sua città. Col senno di poi, una scelta che ha premiato. (Continua a leggere dopo la foto)
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Stando ai sondaggi, invece, per il Pd sembra profilarsi una sonora sconfitta ad Ancona, che non era mai stata governata dal centrodestra fin qui. A cambiare colore sono anche altre storiche roccaforti della sinistra come Siena, Pisa e Massa, tutte destinate (almeno secondo le previsioni) in mani diverse da quelle dei candidati dem. (Continua a leggere dopo la foto)
“Niente ribaltone!” Elezioni comunali, ballottaggi amari per Schlein
Il Pd di Elly Schlein è dato per sconfitto anche nei ballottaggi delle Comunali a Brindisi, dove ha sostenuto Roberto Fusco dei 5 Stelle. Male anche il primo turno in Sicilia: il centrodestra si aggiudica Catania dove Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani sono stati nei giorni scorsi a chiudere la campagna elettorale. (Continua a leggere dopo la foto)
Al momento comunque, mentre lo spoglio dei ballottaggi delle Comunali è ancora in corso, il Pd si è trincerato dietro il più classico dei silenzi. Schlein sarà nelle prossime ore a Bruxelles per incontrare la delegazione del Partito democratico e nei giorni successivi vedrà il gruppo dei Socialisti e democratici, oltre alla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. La sensazione, però, è che nelle prossime settimane sarà necessaria una riflessione profonda.
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