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“Come lo paga il mutuo?”. Ennesima tegola per Soumahoro, la dichiarazione dei redditi lo sbugiarda

Pubblicato il 19/01/2023 20:59

“Vorrei conoscere il direttore della banca di Soumahoro”, è una delle battute più ricorrenti in queste ore sui social. Ma, dietro la satira, si nasconde sempre la verità. Infatti, ci chiediamo anche noi come abbia fatto a ottenere (nel 2021, quando ancora non era parlamentare e non era noto ai più) un mutuo bancario trentennale di ben 250mila euro, a fronte di un reddito dichiarato in quell’anno di soli 9.150 euro o, se preferite, 762,50 euro al mese. L’acquisto del villino da 450mila euro complessivi, nella quiete di Casal Palocco, quartiere residenziale a sud di Roma, si aggiunge ai tanti misteri che aleggiano attorno a questa controversa figura, che ora tutti rinnegano, ma che per qualche giorno, dopo le elezioni, già veniva celebrata come il campione dei diritti e il nome da cui la sinistra sconfitta dovesse ripartire. Soumahoro si è di recente soffermato sul “livello disumano” al quale è arrivato il giornalismo in Italia, ma non appare molto credibile. Nei giorni scorsi, infatti, sul sito istituzionale della Camera sono state pubblicate le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari, come previsto dalla normativa vigente. Evidentemente, non può bastare l’aver venduto il suo libro, come si era inizialmente giustificato in merito all’ingente spesa, anche perché non è poi stato questo grande successo editoriale. Il libro del parlamentare con gli stivali, l’ex deputato dell’alleanza tra Verdi e Sinistra italiana, ora passato al gruppo misto – secondo molti, dopo gli ultimi scandali, avrebbe piuttosto dovuto dimettersi –, secondo i dati ufficiali ha venduto solamente novemila copie. L’opacissima gestione della cooperativa Karibù, curata dalla moglie, Liliane Murekatete, e dalla suocera, non è più il solo grattacapo di Aboubakar Soumahoro. Già in molti invocano accertamenti della Guardia di Finanza sull’acquisto dell’immobile romano. Oggi, il Giornale annuncia di essere venuto in possesso di due documenti: “l’atto di compravendita del villino e il contratto di mutuo stipulato dai Soumahoro, entrambi firmati dal notaio Giovanni Floridi”. (Continua a leggere dopo la foto)
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come paga mutuo soumahoro

Ebbene, nell’atto di compravendita compaiono 50mila euro pagati subito dalla famiglia e i restanti 310 mila “mediante due bonifici effettuati a mezzo Credito Emiliano Spa, utilizzando un mutuo concesso dal predetto istituto alla parte acquirente”, ricostruisce il quotidiano milanese. Emerge più di un dubbio persino su chi abbia materialmente erogato il mutuo. Soldi concessi, sembrerebbe, dalla Credem, anche se il contratto del mutuo dice altro. Sarebbe stata Intesa San Paolo, in realtà, ad erogare precisamente 266mila euro. Pure sulle somme il Giornale pone più di un interrogativo. “A fronte del costo della villetta di 360mila euro, l’importo massimo finanziabile con il mutuo, come da prassi, è dell’80% e cioè 288 mila euro, contro i 266 mila scritti nel contratto”, scrive Bianca Leonardi sul quotidiano fondato da Indro Montanelli. Altresì gli atti non presentano nessun terzo garante. (Continua a leggere dopo la foto)

Al di là dei proventi del libro “Umanità in rivolta”, è andata decisamente meglio la campagna di crowdfunding: i proventi ottenuti, nel solo 2021, ammontano a 130 mila euro. “Soldi che non sono soggetti a tassazione né a dichiarazione”, leggiamo ancora, e che arrivano su un conto corrente intestato proprio a Soumahoro. Questi afferma che il conto stesso sia destinato esclusivamente alle finalità benefiche della Lega Braccianti. Eppure non ha mai presentato il rendiconto.

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