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Mascherine agli esami, la sentenza del Tar scatena l’ira di Codacons e famiglie

Pubblicato il 09/06/2022 09:23

Gli studenti italiani, unici al mondo, saranno gli unici a dover affrontare gli esami con la mascherina. Non solo loro, ovvio, ma anche i professori, il personale Ata e tutti quelli che lavorano nel mondo della scuola. Perché a quanto pare questo virus alloggia solo in Italia e ama particolarmente stare nelle scuole italiane. Non nelle discoteche, negli stadi, ai concerti, no: lui sta solo a scuola. Ne sono convinti Speranza e il suo collega ministro Bianchi. Ma ne sono convinti a quanto pare anche i giudici del Tar del Lazio che hanno respinto il ricorso proposto dal Codacons e hanno stabilito che l’utilizzo delle mascherine, tra gli altri, continua a essere obbligatorio per gli studenti fino al 31 agosto 2022. (Continua a leggere dopo la foto)

“Gravissima ed errata”. Così il Codacons definisce la sentenza emessa dal Tar Lazio sul ricorso promosso dall’associazione in difesa dei consumatori contro l’obbligo delle mascherine a scuola. Una decisione, si legge in una nota, “che dimostra come il Tar non abbia compreso che la legge ha integrato l’ordinanza impugnata, per cui il ricorso doveva essere proposto proprio contro quella ordinanza ministeriale. Il risultato di questo errore commesso dal Tar – spiega il Codacons – sarà che gli studenti dovranno affrontare gli esami di maturità e di terza media indossando la mascherina, con tutti i disagi e i fastidi del caso, considerato il caldo di questi giorni e le temperature raggiunte nelle aule scolastiche”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude il Codacons: “La condanna alle spese ci lascia poi basiti e per questo stiamo valutando un possibile appello contro la sentenza emessa oggi dal Tar”, conclude il Codacons. Ci si augura ora che la buona coscienza di molti insegnanti permetta agli alunni di abbassare la mascherina e affrontare con più serenità e ossigeno nel cervello un esame così importante, per altro in aule non climatizzate con oltre 35 gradi di temperatura. Per non parlare poi degli orali, dove sarebbe bello alla fine di un percorso così lungo potersi salutare con un sorriso e non restare celati dalla museruola del governo.

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