Vi avevamo raccontato nei giorni scorsi, attraverso le pagine del Paragone, dell’ultima mazzata che l’Ue si prepara a infliggere alle famiglie, sotto forma di una direttiva che le obbligherà a portare la classe energetica della propria abitazione almeno al livello D. Il tutto, ovviamente, a spese proprie. Ma in cosa consisteranno, di preciso, gli interventi necessari per adeguarsi al nuovo diktat di Bruxelles? Come spiegato dal Corriere della Sera, i lavori richiesti sono quattro, spesso da adottare in sinergia: un nuovo cappotto termico che incapsuli e “isoli” termicamente l’edificio, una nuova e più efficiente caldaia, la sostituzione degli infissi e l’installazione del fotovoltaico”. Considerando quanto sia vecchio ed energivoro il nostro patrimonio immobiliare, però, la direttiva Ue rischia di avere costi insostenibili tanto per i privati e le imprese quanto per lo Stato. Ecco nel dettaglio quanto costano le case Green. (Continua a leggere dopo la foto)
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Difficile capire in anticipo cosa succederà. La certezza è, però, che senza un intervento molto deciso del Fisco non sarà possibile affrontare i costi per portare alla classe energetica D i vari immobili. Il tempo limite fissato da Bruxelles è il 2030, ma per capire quanto ardua sia l’impresa è sufficiente pensare al fatto che il 60% circa degli edifici italiani appartengono alle classi F o G. (Continua a leggere dopo la foto)
Per riuscire a migliorare la propria abitazione di due classi energetiche, diventa obbligatorio effettuare il cappotto termico dell’involucro e/o cambiare la centrale termica. A questo si potrebbe aggiungere anche la necessità di altre opere per migliorare le prestazioni, come la sostituzione dei serramenti e l’installazione del fotovoltaico. Stando alle stime di Ance, due terzi degli edifici italiani ha bisogno di interventi strutturali per rispettare la direttiva Ue.
Si tratta complessivamente, di circa 8 milioni di immobili. La spesa teorica complessiva sarebbe più o meno di 409,5 miliardi di euro, con circa 4 milioni di condomini interessati e un costo di circa 100 mila euro a singolo appartamento. Uno scoglio insuperabile, salvo interventi dall’alto, per le nostre famiglie.
Per capire quanto potrebbero costare i singoli interventi nel dettaglio, è sufficiente dare un’occhiata alle tabelle del ministero della Transizione ecologica, stilate per verificare la congruità delle spese per i lavori del Superbonus. Ecco, allora, che per isolare una copertura orizzontale si può arrivare anche a 300 euro al metro quadro di spesa se si usa la copertura ventilata, mentre per un pavimento a contatto con il terreno servono 180 euro al metro quadro. Calcolatrice alla mano, in una casa indipendente di 100 metri quadrati con tetto piano l’esborso può arrivare a 48 mila euro solo per queste semplici operazioni.
I serramenti comprensivi di chiusura oscurante hanno invece come limite di spesa 780 euro a metro quadrato nelle Regioni italiane più calde, arrivando a 900 euro al metro in quelle più fredde. In una casa da 100 metri con superficie vetrata di 15 metri, la spesa può oscillare tra i 12 mila e i 13.500 euro.
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