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“Ancora lui!” Doveva essere archiviato e invece ecco cosa (non) è successo a uno dei simboli del “terrore” Covid-19

Pubblicato il 20/02/2023 11:28
Brusaferro confermato presidente Iss
Silvio Brusaferro

Due anni fa sarebbe stata in apertura di quasi tutti i quotidiani e telegiornali nazionali. Oggi la notizia non se la fila più nessuno. Però ha comunque il suo peso, almeno per noi. Nella giornata del 17 febbraio si è insediato, con la sua prima riunione alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità. Visti i grandi proclami del governo sul cambio di marcia rispetto a prima e rispetto alla gestione di Conte Draghi e Speranza, il triumvirato che ha fatto a pezzi il nostro Paese da un punto di vista sociale ed economico nella scriteriata gestione della pandemia, ci si aspettava qualcosa di nuovo, un segnale di rottura. E invece niente. A partire dai vertici. La nota veramente stonata di tutto questo, sta infatti nel leggere che alla presidenza dell’Istituto è stato confermato Silvio Brusaferro, già membro del Cts e complice dei crimini commessi contro i cittadini italiani nell’era Covid. (Continua a leggere dopo la foto)
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Basta scrivere su Google Silvio Brusaferro e vedrete che vi apparirà tutto quello che è uscito dalla bocca del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – ora confermato nel suo ruolo all’Iss – soprattutto su restrizioni, obblighi, lockdown, Green pass, mascherine e vaccini. “Non va sottovalutata l’importanza della quarta dose. Purtroppo non si è ben compresa l’importanza di ripetere una dose di richiamo a quattro mesi dall’ultima dose o dall’infezione naturale”, ripeteva ancora appena un paio di mesi fa. “Vaccinarsi è l’obiettivo del Paese, dobbiamo essere consapevoli che è la chiave per difenderci”, diceva invece all’insorgere della variante Delta. E cosa dire del suo amore per il Green pass? (Continua a leggere dopo la foto)

Nel settembre 2021, addirittura Brusaferro diceva: “Molte molte delle pratiche attuate per contrastare il virus ricalcano concetti già noti in passato. Una forma di Green pass – disse – era già stata introdotta dalla Serenissima con il controllo degli accessi dei confinanti. La stessa mascherina, ha aggiunto, era nota e utilizzata ai tempi della peste, così come la quarantena“. E così, mentre Brusaferro viene confermato presidente dell’Iss, per la prima volta nel consiglio di amministrazione viene inserito anche un rappresentante eletto dai ricercatori dell’Istituto, come previsto dal nuovo Statuto. Si tratta di Francesca Cirulli, dirigente di ricerca dell’Iss. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo scambio di messaggi tra Brusaferro e Ranieri Guerra che incastrò Speranza

E poi: Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità del Piemonte, designato dalla Conferenza Unificata. Claudio Borghi, Direttore di Unità Operativa di Medicina Interna Cardiovascolare dell’Aou Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, professore ordinario di Medicina Interna dell’università di Bologna, designato dal ministro dell’Università e della Ricerca. Giovanni Zotta, già direttore genrale della ricerca per il ministero della Salute, esperto designato dal ministro della Salute. Durante la prima seduta il Cda, oltre ad aver confermato Brusaferro presidente dell’Iss, ha nominato vicepresidente il consigliere Giovanni Zotta.

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