Una guerra che sarebbe dovuta durare poche settimane, stando a quanto inizialmente pronosticato dagli analisti. E che invece prosegue ancora oggi, alternando momenti di apparente distensione tra i due contendenti a improvvise impennate di tensione. Tanti esperti continuano a interrogarsi sul termine ultimo della guerra in Ucraina, iniziata con l’invasione delle armate russe. Ma la conclusione potrebbe ora essersi finalmente avvicinata. Secondo Lucio Caracciolo, direttore della testata Limes, a influire sul conflitto potrebbe essere la volontà degli Stati Uniti. La Casa Bianca vorrebbe arrivare a un rapido cessate il fuoco, ma solo per potersi così concentrare su un altro, possibile scontro già delineato all’orizzonte. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ospite della puntata del 4 marzo del programma Otto e Mezzo, condotto da Lilli Gruber su La7, Caracciolo ha infatti spiegato: “Gli americani avrebbero deciso di accorciare i tempi della guerra in Ucraina”. In questo modo gli Usa avrebberotempo e risorse da dedicare a un altro nemico, la Cina. (Continua a leggere dopo la foto)
Il ragionamento di uno dei maggiori analisti di geopolitica internazionale è stato il seguente: “Per loro il problema della Cina è più importante di quello della Russia. L’industria militare americana non può dalla sera alla mattina produrre, per decisione del presidente Biden, quello che servirebbe per armare gli ucraini oltre un certo limite”. (Continua a leggere dopo la foto)
Stando a Caracciolo, il Pentagono potrebbe ragionare in questa maniera: “Noi la guerra eventualmente la faremo con la Cina, non con la Russia, quindi perché dovremmo dare le armi per combattere la Russia se poi non abbiamo più niente in magazzino se faremo la guerra con la Cina?”.
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