x

x

Vai al contenuto

“Attenti ai booster, creano immunocomplessi: cosa vuol dire”. L’allarme choc del prof. Broccolo (il VIDEO)

Pubblicato il 02/11/2022 08:01

Grazie al cielo le misure del nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci sembrano andare in una direzione chiaramente di rottura col passato. I medici non vaccinati che vengono riabilitati, niente più bollettino giornaliero, e potrebbero iniziare a svanire anche l’uso delle mascherine e dei Green pass negli ospedali. Un cambiamento a cui l’Italia arriva comunque troppo tardi rispetto agli altri Stati. Nonostante le ormai evidenze scientifiche, c’è comunque una fetta chiusurista della popolazione e della stampa che non digerisce proprio il cambio di rotta, affezionati come erano a Speranza, alla sospensione della democrazia e alle leggi liberticide. Intanto si sta verificando un’altra cosa arcinota e ampiamente prevista: la nuova sottovariante BQ.1., meglio nota come Cerberus, buca tranquillamente non solo i vaccini bivalenti, ma anche gli anticorpi monoclonali. Eppure si continua a parlare di quarta e quinta dose, sotto la formuletta del “booster”. Ignorando però totalmente come può reagire il corpo al continuo stimolo e alla perenne formazione di anticorpi. Francesco Borgonovo de La Verità lo ha chiesto al Prof. Francesco Broccolo, virologo e Docente di Microbiologia Clinica presso l’Università Milano Bicocca. Cosa ne è venuto fuori? (Continua a leggere dopo la foto)

L’intervento di Broccolo lo ha ripreso anche RadioRadio. “Come dicono a Roma, si butta tutto in caciara. I no vax sono per definizione coloro che sono contrari alla vaccinazione, qualunque essa sia. Per il personale sanitario – almeno quello che ho conosciuto io – non è così. Qualcuno non ha voluto fare la terza dose perché aveva già avuto l’infezione naturale ad esempio. Il personale sanitario ha sempre effettuato le vaccinazioni tradizionali con tutta tranquillità: io non ne conosco di colleghi che non abbiano fatto vaccinazioni classiche. Su questo vaccino ci sono stati dei dubbi, soprattutto per quanto riguarda gli effetti collaterali: le segnalazioni sono sempre state prese in modo passivo, non c’è stata una segnalazione proattiva come si fa nel mondo reale. Tuttavia molti colleghi hanno fatto le due dosi oltre ad aver avuto l’infezione naturale: quando mai si fa un richiamo dopo aver avuto l’infezione naturale? Ebbene, chi ha ragionato così è stato classificato come no vax”. (Continua a leggere dopo la foto)

Attacca ancora Broccolo: “Ci sono milioni di guariti che sono stati ignorati e, tra l’altro, la letteratura scientifica ha dimostrato a oggi che l’infezione naturale determina una protezione dalla malattia che perdura almeno un anno. Questi protocolli quindi sono studiati a tavolino, ma non hanno di fatto alcuna base scientifica. Questo è il punto chiave della storia che non viene mai discusso: l’efficacia del vaccino negli adulti viene studiata con un end-point clinico, cioè si va a vedere sostanzialmente nei vaccinati e nei non vaccinati quante persone si ammalano gravemente e quante muoiono. Nei bambini questo non può essere fatto, perché i decessi infantili per Covid si contano sulle dita di una mano. L’escamotage che quindi è stato trovato è di andare a valutare il titolo degli anticorpi neutralizzati post-vaccinazione. Questo scientificamente non va bene, perché è evidente che dopo il vaccino e dopo il booster il titolo degli anticorpi neutralizzanti aumenti e che sia definito protettivo (quando invece la soglia di protezione non si è mai capita), quindi sono state scelte regole differenti per valutare l’efficacia dei vaccini nei bambini e negli adulti”. (Continua a leggere dopo il video)

Denuncia Broccolo: “Ora stiamo già parlando della sottovariante BQ.1. che sfugge – ve lo anticipo – completamente sia agli anticorpi evocati dal nuovo vaccino bivalente, sia agli anticorpi monoclonali. Quindi non raccontiamo che vacciniamo per ridurre la trasmissione del virus, perché questo non è vero. Vacciniamo per proteggere dalla malattia. Ma ricordiamo anche che in questo momento l’infezione ha un’alta incidenza ed è pieno di soggetti che si sono boosterizzati in modo naturale. Ecco perché valuterei con molta attenzione la quarta e la quinta dose. Si può instaurare un fenomeno di tolleranza, cioè il sistema immunitario non risponde più a questi stimoli in quanto li riconosce come propri. Questo può essere anche peggiorativo. C’è il pericolo che si formino degli immunocomplessi. Si tratta di reazioni anticorpo-antigene che ad esempio possono dare malattie reumatologiche. Si danno troppe cose per scontate”.

Ti potrebbe interessare anche: Mentana e Facebook censurano Mario Giordano e Il Paragone: “Una vergogna che deve finire”