Il cosiddetto Bonus Psicologo nacque come misura inizialmente pensata dal governo Draghi, poi l’incentivo è stato confermato dal governo Meloni, nonché implementato con nuove risorse per ulteriori 8 milioni di euro. Pensato ai tempi del Covid-19, per chi avesse riportato gravi ripercussioni psicologiche a causa della pandemia e della conseguente crisi socio-economica, sarebbe dovuto già partire nel mese di gennaio 2024, ma siamo ancora in attesa del decreto attuativo, poiché l’Inps non ha ancora diffuso la circolare: il flusso delle richieste già giunte è talmente elevato che si profila una situazione affatto dissimile dalla primissima erogazione, all’indomani della pandemia, quando erano stati ben 400mila italiani a chiedere il beneficio, anche se solo il 10% – circa 40mila – era riuscito a ottenerlo. Il Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, come è il suo nome corretto, è una misura di sostegno per persone in stato di ansia, stress, depressione o fragilità psicologica che siano nella condizione di beneficiare di un percorso terapeutico. (Continua a leggere dopo la foto)
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I danni (psicologici) del Covid
Per chi voglia beneficiare di un percorso psicoterapeutico, il sussidio, per complessivi 1.500 euro, prevede un bonus di 50 euro per ogni seduta. Secondo una recente indagine sugli adolescenti, il 41% ritiene che la propria salute mentale abbia risentito negativamente dell’isolamento post Covid. Una vera emergenza, già certificata dalla VI rilevazione 2022 del Sistema di Sorveglianza Hbsc Italia (Health Behaviour in School-aged Children, ovvero “Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare”). In realtà il Covid “ha acuito situazioni che già c’erano. Ha reso esponenziale un problema a cui non si era posto rimedio” ha affermato Alberto Villani, docente di Pediatria a Tor Vergata, sollecitato sul tema da Rainews. Il sussidio per il 2024 doveva partire in gennaio, ma la definizione degli ultimi dettagli tecnici ha fatto slittare l’avvio della misura, che è comunque imminente. Il “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” è una misura di sostegno a persone in stato di ansia, stress, depressione o fragilità psicologica che siano nella condizione di beneficiare di un percorso terapeutico. Due i requisiti fondamentali per richiederlo: residenza in Italia e Isee non superiore a 50 mila euro. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gli importi del contributo, e come vengono calcolati
Questi gli importi del contributo: 1.500 euro per chi abbia un Isee inferiore ai 15mila euro; 1.000 euro per chi abbia un Isee oltre i 15mila euro e fino ai 30mila euro; 500 euro per chi abbia un Isee oltre i 30mila euro e fino a un massimo di 50mila. Poiché il riparto dei fondi dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale entro una settimana, calendario alla mano le domande potranno partire tra la seconda metà di febbraio e inizio marzo. Per la domanda ci saranno 60 giorni di tempo, quindi le erogazioni non potranno partire prima di maggio o giugno. (Continua a leggere dopo la foto)

Come presentare la richiesta
Si può inoltrare la richiesta attraverso Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi). Occorre semplicemente collegarsi sulla apposita sezione del sito istituzionale dell’Inps e cliccare su “Contributo sessioni psicoterapia”. Si potrà presentare la domanda anche tramite il servizio di contact center multicanale, telefonando da rete fissa gratuitamente al numero verde 803.164 oppure da rete mobile al numero 06.164164. Nel 2022 i fondi per il bonus valevano 25 milioni, per un importo massimo di 600 euro. Con quella prima erogazione il sostegno ha raggiunto 40mila persone su una platea potenziale di quasi 400mila richiedenti, di cui il 60% era under 35.
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