La separazione o il divorzio sono momenti dolorosi, specie in presenza di figli minori o in situazioni di fragilità economica. Laddove ricorrano entrambi questi presupposti, è un vero e proprio dramma. Il fenomeno è esploso durante gli anni della pandemia da Covid-19, allorché il governo Conte impresse una svolta controversa e clamorosa, decidendo per le restrizioni e le chiusure dei lunghi e ripetuti lockdown. Gettando sul lastrico una marea di persone. A parziale compensazione l’esecutivo introdusse, attraverso il decreto Sostegni, il cosiddetto “bonus genitori separati”, poi concretizzato con Dpcm dell’agosto del 2022. L’importo mensile può arrivare anche sino a 800 euro, ma naturalmente solo al ricorrere di determinati requisiti e parametri. Scopriamoli assieme e vediamo come si può presentare la richiesta, già a partire da oggi 12 febbraio 2024. Il contributo è retroattivo, come vedremo a breve. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Bonus genitori separati” 2024, i requisiti
Il bonus spetta al genitore in stato di bisogno, in difficoltà circa il mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi della legge 104 del 1992, a patto che non abbia ricevuto (del tutto o solo in parte) l’assegno di mantenimento, per l’inadempienza del genitore, che fosse il coniuge o il convivente, che vi era tenuto. Una delle particolarità di questo bonus è che non fa riferimento alla situazione economica attuale, dicevamo. Tali requisiti, infatti, devono essersi verificati in passato, in particolare nel periodo pandemico e post pandemico, individuato tra l’8 marzo 2020, giorno di inizio delle restrizioni, e il 31 marzo 2023. L’ex partner deve aver cessato, sospeso o ridotto la propria attività lavorativa e il gettito che ne deriva da almeno 90 giorni, oppure deve essersi visto ridurre il proprio reddito di almeno il 30% rispetto al 2019, anno che fa da parametro come punto di partenza prima della pandemia.
Per quel che riguarda i requisiti del richiedente, Il reddito di chi inoltra la domanda nell’anno di mancata corresponsione del mantenimento non deve andare oltre gli 8.174,00 euro. Il contributo, fino a un massimo di 800 euro al mese e fino a dodici mensilità, viene erogato in un’unica soluzione, coprendo l’importo non versato dell’assegno di mantenimento. Il contributo sarà pagato in base alle disponibilità del fondo, limitato a 10 milioni di euro. È importante sottolineare che l’ordine cronologico di presentazione delle domande non influisce sull’erogazione del contributo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come fare domanda
Ecco come inoltrare la richiesta ufficiale: il servizio dedicato “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento” è disponibile sul portale istituzionale dell’Inps nella sezione Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche. Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri è responsabile della verifica dei requisiti necessari per ottenere il Bonus. In fase di compilazione della domanda è necessario indicare gli anni fra quelli interessati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 in cui il reddito complessivo annuo del genitore richiedente in stato di bisogno è stato inferiore o uguale a 8.174 euro. È necessario, come leggiamo su Il Messaggero, anche immettere i dati relativi all’altro genitore e ai figli conviventi nel periodo di riferimento, selezionando i dati dai menu a tendina. Alla domanda vanno allegate le e documentazioni che dimostrano il diritto all’assegno di mantenimento, nonché l’attestazione di disabilità degli eventuali figli maggiorenni conviventi.
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