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“Ecco chi ricostruirà l’Ucraina dopo la guerra”. Lo scoop: cifre mostruose, affari e un nome che scotta

Pubblicato il 29/12/2022 17:46

Chi si occuperà della ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra con la Russia? La risposta appare più che scontata: colore che hanno incoraggiato e sostenuto fin dalla prima ora questa guerra, ossia gli Stati Uniti. Ma non sarà solo la Casa Bianca a occuparsene. Il sostegno americano al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel conflitto con la Russia arriva anche da BlackRock, il più grande asset manager del mondo con circa ottomila miliardi di dollari in portafoglio, è sceso in campo per collaborare con Kiev. Lo scopo? Lo racconta MilanoFinanza: “Aggregare masse di capitali pubblici e privati da destinare alla ricostruzione del Paese, alle prese dal 2014 con la guerra nelle regioni separatiste del Donbass e martoriato da oltre 300 giorni di bombardamenti dopo l’invasione militare da parte di Mosca”. (Continua a leggere dopo la foto)

E chi meglio del colosso a stelle e strisce di gestione del risparmio fondato da Larry Fink può mettere a servizio del governo ucraino expertise tecnica e una rete mondiale di contatti con investitori di ogni tipo per raccogliere i fondi necessari a rimettere rapidamente in piedi il Paese? Secondo quanto riferito ieri da Ukrinform, l’agenzia di stampa nazionale di Kiev, Zelensky e Fink hanno discusso in videoconferenza del coordinamento di potenziali investitori per la ricostruzione dell’Ucraina. In base agli accordi preliminari stipulati all’inizio dell’anno fra il ceo di BlackRock e il numero uno ucraino (che ricordiamolo è fresco di visita a Washington al presidente americano Joe Biden), il financial market advisory team del gestore che lavora a stretto contatto con istituzioni finanziarie, authority e governi di tutto il mondo in maniera separata dalla squadra dei gestori, “sta studiando da diversi mesi” un progetto per costruire “una piattaforma per raccogliere i fondi da convogliare poi alle spese post-belliche”. (Continua a leggere dopo la foto)

I due hanno concordato – stando a MilanoFinanza e alle fonti di Kiev – di concentrarsi nel breve termine sul coordinamento degli sforzi di tutti i potenziali investitori e partecipanti alla ricostruzione del Paese, incanalando gli investimenti nei settori più rilevanti e d’impatto per l’economia ucraina. “Si partirà dunque dalle infrastrutture energetiche, dalla rete idrica e da quella di trasporto”, gli asset colpiti più violentemente e strategicamente dalla Russia per mettere in ginocchio Kiev non solo militarmente. Per organizzare meglio l’operazione, alcuni dirigenti di BlackRock, stando alle fonti, visiteranno l’Ucraina nel 2023. (Continua a leggere dopo la foto)

A novembre l’asset manager e il ministero dell’Economia ucraino avevano firmato un memorandum d’intesa sulla consulenza con BlackRock, dopo un incontro ad hoc a settembre fra Fink e Zelensky. “In base a stime risalenti ad agosto della World Bank, la ricostruzione potrebbe costare circa 350 miliardi di dollari. Altri calcoli portano invece il conto a 1.000 miliardi”. Lo scorso giugno l’istituto di economia dell’Università di Kiev denunciava danni strutturali per 95,5 miliardi che avrebbero avuto bisogno di 550 miliardi di fondi pubblici e 200 miliardi di fondi privati per il ripristino materiale e socioeconomico del Paese. In tutto 750 miliardi.

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