Spunta un nome pesante, pesantissimo. Un nome che può voler dire molte cose se viene messo in campo. E in questo caso suona come la volontà degli Stati Uniti, di Biden in particolare, di mettere le mani sull’Italia, forse impaurito dagli ultimi sviluppi sul fronte ucraino e sui rapporti con la Russia. L’amministrazione americana ha infatti lasciato Roma senza ambasciatore da circa un anno e mezzo, ma il prossimo autunno potrebbe rimediare inviando un nome molto pesante negli ambienti democratici a stelle e strisce: quello di Nancy Pelosi, attuale speaker della Camera. (Continua a leggere dopo la foto)
La diretta interessata non ha fatto nulla per smentire l’indiscrezione quando, giovedì scorso, ha preso parte a un ricevimento a Villa Taverna. Come spiega Libero, dopo le elezioni di mid-term, in programma a novembre, Joe Biden potrebbe chiedere a lei di diventare ambasciatore degli Stati Uniti in Italia: “Potrebbe quasi apparire una retrocessione, ma in realtà la questione è più complessa, dato che la Pelosi potrebbe essere impossibilitata a svolgere ancora il ruolo di speaker, che ha già ricoperto per quattro mandati”. (Continua a leggere dopo la foto)
Con le prospettive delle elezioni di mid-term non proprio rosee per Biden e i democratici, alla Pelosi potrebbe non dispiacere affatto il trasferimento a Roma. “D’altronde il posto all’ambasciata solitamente viene assegnato a una figura della comunità italo-americana: l’attuale speaker ha parlato con calore del suo rapporto con l’Italia, dato che sua madre è nata in provincia di Isernia. Quella della Pelosi sarebbe sicuramente una nomina di altissimo profilo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo il Corriere della Sera, in questo modo Biden potrebbe compensare l’assenza di un ambasciatore, dopo la partenza di Lewis Eisenberg risalente a un anno e mezzo fa. Quello che però non si sottolinea è proprio il significato di un nome così pesante in Italia. Gli Usa hanno evidentemente paura di “perderci” sotto la spinta della crisi energetica e della sempre più evidente dipendenza dalla Russia. Dipendenza che, al momento, non conosce alternative.
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