x

x

Vai al contenuto

Altro che giubileo fiscale: all’orizzonte ci sono nuovi aumenti delle tasse

Pubblicato il 25/04/2020 10:16

A leggere i punti del programma attraverso il quale il governo giallorosso si impegna nel rilancio dell’economia italiana, non c’è da sorridere troppo. Vero che si tratta soltanto di una bozza, al momento. E altrettanto vero è che nel Documento di economia e finanza si legge “soppressione degli aumenti dell’Iva e delle accise per il 2021 e per gli anno seguenti”, un passaggio sicuramente importante. Ma per il resto gli interventi sul fronte fiscale sono pressoché nulli, a fronte di una situazione di evidente difficoltà da parte di imprenditori costretti da oltre un mese a tenere abbassate le serrande delle rispettive attività. E che rischiano di ripartire a fatica, in alcuni casi purtroppo di non ripartire affatto.

Altro che giubileo fiscale: all'orizzonte ci sono nuovi aumenti delle tasse

Di fisco, nel programma, si parla nella misura di un “rinvio di alcuni adempimenti fiscali e sostegno alle imprese e ai lavoratori autonomi”. Ovvero gli ormai famigerati 600 euro, misura non certo sufficiente per affrontare un’emergenza così profonda e distribuita, inoltre, con ritardi un po’ ovunque. Di contro, a fare capolino nel documento sono le misure che il governo intende adottare per il rilancio dell’economia, tra le quali il “contrasto all’evasione fiscale” e le “imposte ambientali”. Sugar tax e plastic tax, dunque, tornano di strettissima attualità, nonostante le smentite di questi giorni. Il tutto accompagnato dall’annuncio di una “riforma della tassazione che ne migliori l’equità”.

Altro che giubileo fiscale: all'orizzonte ci sono nuovi aumenti delle tasse

Le tasse aumenteranno, insomma, per alcune categoria, con la possibilità che diminuiscano per altre, anche se al momento il governo non ha formulato ipotesi. Quel che si sa è un percorso finalizzato a un graduale rientro del rapporto debito/Pil. E se esponenti giallorossi si sono affrettati a chiarire che in un contesto del genere misure restrittive di politica fiscale sarebbero controproducenti, in mancanza di punti fermi la partita resta quantomeno ancora aperta. Il tutto mentre l’economia italiana va incontro a uno scenario senza precedenti, con una diminuzione del Pil dell’8% già messa in conto per il 2020 e con le stime che potrebbero ancora cambiare in peggio, in attesa di capire quando e in che misura l’Italia riaccenderà i suoi motori.

Altro che giubileo fiscale: all'orizzonte ci sono nuovi aumenti delle tasse

In uno scenario così devastante, con il crollo dei consumi già accertato e un tasso di disoccupazione che nei prossimi anni potrebbe schizzare verso l’alto, il fatto che sul tavolo non ci sia una pace fiscale, per permettere agli imprenditori di tirare il fiato e continuare a pagare regolarmente fornitori e dipendenti, preoccupa non poco. Soprattutto se l’assenza è accompagnata da possibili, spiacevoli novità all’orizzonte. In attesa di capire con certezza quali saranno gli interventi mirati al sostegno delle attività colpite dal lockdown, dormire sonni tranquilli non è certo facilissimo.

Ti potrebbe interessare anche: https://www.ilparagone.it/attualita/un-disastro-chiamato-arcuri-mascherine-respiratori-co-cronaca-di-un-fallimento/