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La crisi delle Agenzie di Viaggio che il governo non vuol vedere. L’appello: “Aiutateci!”

Pubblicato il 20/03/2020 10:39

Abbiamo ricevuto una lettera di Maurizio Donadeo, scritta a nome degli Agenti di Viaggio del Piemonte. La condividiamo e accogliamo il loro appello in questa drammatica emergenza dovuta al coronavirus. Il settore degli agenti di viaggio è stato il primo ad esserne economicamente colpito e rischia di essere l’ultimo ad uscire dall’emergenza. Dunque, scrive Donadeo: “In vista della fase emendativa del Decreto Legge Covid Ter del 16 marzo 2020, siamo qui a sottoporre all’attenzione del Presidente e dei membri della Commissione Bilancio i drammatici problemi che stanno colpendo le Agenzie di Viaggio a causa del diffondersi del Covid-19. La crisi è iniziata sin da subito con il primo diffondersi del virus. Infatti la maggior parte dei clienti ha immediatamente annullato i viaggi già prenotati e così sono andati in fumo mesi e mesi di lavoro, senza neppure beneficiare della remunerazione sul lavoro svolto”.

“Inoltre, per chi di noi costruisce direttamente pacchetti di viaggio, si è trovato a dover rimborsare direttamente i clienti con conseguente grave perdita economica.
Poi si è immediatamente palesato il problema più grave: vari Paesi del mondo hanno iniziato a chiudere le frontiere all’Italia, fino ad arrivare ad una chiusura pressoché totale delle mete, questo già prima del momento attuale nel quale ovviamente non è consentito viaggiare. Questa è la problematica più preoccupante per la nostra categoria: siamo stati, siamo e rischiamo di essere per molto tempo completamente bloccati nelle vendite. Vi portiamo a questo riguardo un esempio concreto: quando finirà l’emergenza qualsiasi altra attività potrà immediatamente ripartire e, chi più chi meno, potrà ricominciare a produrre reddito”.

“Invece, per quanto ci riguarda il rischio è che rimarremo bloccati a lungo, sicuramente almeno fino a quando sarà di nuovo permesso agli italiani di viaggiare liberamente. E per di più, una volta arrivati all’eventuale riapertura degli altri Paesi nei confronti dell’Italia, bisognerà capire in quel momento come sarà la condizione sanitaria del resto del mondo e se questa permetterà effettivamente agli italiani di viaggiare in sicurezza. E poi si dovrà comunque vedere in quel momento se i nostri connazionali saranno pronti psicologicamente a viaggiare vincendo da subito la psicosi post Coronavirus”.

Continua Donadeo: “Come potete ben capire non solo il presente, ma anche la prospettiva futura, risulta per le Agenzie di Viaggio confusa e molto complicata: avendo problematiche gravi molto settoriali, si necessita pertanto di una valutazione specifica ad hoc. Bisogna quindi tenere presente, nel predisporre le iniziative per la nostra categoria, di una durata delle stesse nel tempo non solo alla conclusione dell’emergenza, ma finché non si riaprirà il mercato di vendita, o almeno buona parte del mondo. Inoltre tutte queste drammatiche problematiche si sono concretizzate in quello che per noi è il periodo di “alta stagione”, nel quale le vendite permettono normalmente di sostenere buona parte della nostra attività per tutto il resto dell’anno”.

“Infine, quando analizziamo l’importanza sociale delle Agenzie di Viaggio, non dimentichiamo che rappresentano una parte rilevante dell’economia italiana, e inoltre, grazie al loro lavoro, permettono un ingente flusso monetario, presidiano il territorio e inoltre garantiscono occupazione a molti lavoratori.
E, specificamente in questo periodo, malgrado le suddette problematiche economico-finanziarie, la nostra categoria ha avuto anche un ruolo sociale fondamentale, adoperandosi al massimo per aiutare i nostri connazionali a rimpatriare aiutando così concretamente la stessa Farnesina in questa difficile azione. Occorrono, quindi, misure urgenti e mirate per evitare il collasso di questa categoria professionale e di tutto ciò ad essa correlato, che oggi più che mai ha bisogno dell’aiuto del Governo Italiano. I danni sono già enormi e da sole le Agenzie Viaggi non possono farcela”.

Dopo questa necessaria presentazione delle condizioni specifiche, Donadeo sottopone le richieste concrete delle Agenzie Viaggi: “Reddito di sussistenza mensile per i titolari di Agenzie Viaggi, pari allo scaglione superiore del reddito di cittadinanza, quantificabile quindi in 780,00 (non conteggiato ai fini del reddito), che permetta oggi di sopravvivere fronteggiando la prima fase della crisi e serva come contributo economico concreto per porre le basi per il futuro rilancio del nostro settore. Lo chiediamo per la durata di almeno 6 mesi, prorogabile fino a 1 anno e comunque fino alla reale ripresa del settore turistico; • voucher per rimborsi da rendere fruibili solo tramite le Agenzie Viaggi. Rimborso possibile esclusivamente tramite voucher di pari valore del prezzo pagato dal cliente, senza alcun obbligo di effettuare rimborso di denaro, al fine di garantire la giusta liquidità finanziaria ormai azzerata; • cassa integrazione anche per piccole Agenzie Viaggi con uno o più dipendenti di almeno 6 mesi, prorogabile fino a 1 anno e comunque fino alla reale ripresa del settore turistico; • esonero e non solo sospensione dal pagamento dei contributi previdenziali per il periodo di 6 mesi, di almeno 6 mesi, prorogabile fino a 1 anno e comunque fino alla reale ripresa del settore turistico; • recupero del costo dell’affitto dei locali fino alla reale ripresa del settore turistico; • esonero per l’anno in corso dal pagamento delle imposte sui redditi e dei relativi acconti, delle tasse e mutui; • crediti agevolati con garanzia statale e con procedure estremamente veloci a tasso 0,00 al saggio di interesse legale; • sgravio dell’iva su venduto INTRA CEE; • esenzione dagli ISA per l’anno 2020”.

Conclude Donadeo: “Nella fase successiva all’emergenza: • campagna di stampa volta a promuovere l’Italia, a rilanciare il turismo ma con l’ottica di sostenere non solo l’Incoming e la ricettività ma anche il nostro settore e ciò che le Agenzie Viaggi rappresentano di indispensabile e fondamentale nel sistema turismo;
• controlli mirati e diffusi su tutto il territorio per chi organizza viaggi di gruppo di uno o più giorni senza averne titolo. Certo della Vostra collaborazione e restando in attesa di un Vostro cortese e sollecito riscontro, porgo i migliori saluti a nome mio e di tutti i colleghi che con serietà e spirito di abnegazione stanno resistendo e sono pronti, appena possibile e con il Vostro supporto, a contribuire a rifare grande la nostra Italia”.

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