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Colf e badanti, cambia tutto. Come sono rivoluzionati i contributi: niente sgravi, ma bonus Inps per le colf

Pubblicato il 03/05/2023 20:36 - Aggiornato il 15/05/2023 11:32

Come si evince dal comunicato di Palazzo Chigi con cui si è presentato il Decreto Lavoro è saltata, per la mancanza di adeguate coperture finanziarie, la misura che elevava da 1.500 a 3.000 euro il limite di deducibilità per i contributi di colf e badanti. La misura del governo avrebbe dovuto essere inserita nel decreto, secondo le intenzioni dapprima comunicate dall’esecutivo, per aiutare le famiglie che si avvalgono dell’ausilio di badanti e colf a far fronte agli aumenti contrattuali scattati nel 2023, con i minimi che sono aumentati del 9,2% per effetto dell’adeguamento al costo della vita, secondo l’indice Istat. Costi che potrebbero subire ulteriori impennate dato che “l’inflazione non accenna a calare”, come evidenzia il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini, e come leggiamo sul Corriere della sera. Allo stato attuale, le famiglie in dichiarazione dei redditi possono scalare dal reddito complessivo valido per la definizione dell’Irpef un massimo di 1.549 euro: con l’annunciato provvedimento si sarebbe arrivati esattamente a 3.000 euro per l’anno d’imposta 2023. Ora, con un’inflazione che resta ancora sopra l’8% a marzo, il timore è che i problemi per le famiglie aumentino con il prossimo ciclo di adeguamenti salariali. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nelle stesse ore, l’Inps ha ufficializzato il nuovo bonus di cui potranno godere direttamente le lavoratrici. Lo fa con il messaggio 1552 del 28 aprile 2023 con il quale viene esteso, come leggiamo sul portale Money anche alle colf e alle badanti il diritto all’esonero contributivo del 50% introdotto dall’articolo 1, comma 137, della legge numero 234 del 2021 in favore di quelle lavoratrici dipendenti che tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 hanno fatto rientro al lavoro al termine del congedo obbligatorio di maternità. A dover farne richiesta dovrà essere il datore di lavoro, il quale sarà obbligato a restituire alla colf o alla badante il rimborso ricevuto. Vediamo, ora, attraverso quali modalità verrà erogato il bonus: lo sgravio dura per i 12 mesi successivi al rientro al lavoro, il quale deve essere avvenuto entro il 31 dicembre 2022. (Continua a leggere dopo la foto)
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Dopo la richiesta dei datori di lavoro, per gli stipendi compresi nelle 12 mensilità scatterà il taglio della quota contributiva; invece per i trimestri per i quali è già stata versata la contribuzione piena sarà previsto il rimborso del 50% in favore del datore di lavoro, che, obbligatoriamente, dovrà restituirli alla lavoratrice.

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