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Energia a prezzi calmierati. Un altro Paese europeo va in soccorso delle famiglie. Italia ultima della classe

Pubblicato il 21/09/2022 20:26

Mentre a L’Aja si svolgeva il Prinsjesdag, ovvero la tradizionale cerimonia con cui il re d’Olanda apre il nuovo anno parlamentare, il Ministro delle Finanze olandese, la democratica Sigrid Kaag, ha illustrato al Parlamento gli impegni del governo sul bilancio 2023. La novità principale sta nel tetto interno al prezzo del gas e dell’energia elettrica, che sarà applicato per dare una mano alle famiglie. Un articolo pubblicato sull’edizione odierna de La Verità ci fornisce maggiori informazioni.
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Il meccanismo di price cap varato dal governo prevede un tetto annuale al consumo di gas ed elettricità, pari rispettivamente a 1.200 metri cubi e 2.400 kWh. Le famiglie che riusciranno a stare dentro questi parametri di consumo, pagheranno 1,5 € al metro cubo e 0,70 €/kWh, per una spesa massima annuale di 1.800€ per il gas e 1.680€ per l’elettricità. Nel complesso, 3.480€ all’anno per l’energia, pari a 290 € al mese. Non poco ma nemmeno tanto se si pensa alle cifre astronomiche che stanno ricevendo molti nostri concittadini per le loro abitazioni. C’è da tener conto inoltre della differenza di stipendio medio: se in olanda si percepiscono mediamente 2.200 euro al mese, in Italia soltanto 1.500 €.
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Se invece le famiglie olandesi sforeranno il tetto di consumo, scatterà la tariffa piena in vigore al momento. Il governo ha spiegato che il tetto è una misura temporanea ed entrerà in vigore il primo gennaio, anche se già dal mese di novembre dovrebbe essere possibile usufruire di un regime agevolato transitorio. Il meccanismo è stato studiato anche per porsi come freno al consumo di energia, poiché incentiva a restare al di sotto della soglia complessiva annuale di consumo. Una soglia che ovviamente serve anche per limitare la spesa del governo, visto che lo stato olandese si accollerà la differenza tra i prezzi calmierati ed i prezzi reali dell’energia agli operatori. La misura introdotta dovrebbe costare poco meno di sei miliardi di euro, che il governo conta di recuperare da una tassazione straordinaria degli utili delle società energetiche.
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Il governo guidato da Mark Rutte ha anche ottenuto un’altra misura utile per sostenere le famiglie olandesi, e che in Italia oggi ci sogniamo: le compagnie energetiche non staccheranno la fornitura ai morosi, concedendo un periodo di sei mesi entro i quali trovare un accordo sui pagamenti. L’intervento del governo arriva in un momento in cui la già alta tensione sociale sta salendo e molte persone si sentono minacciate nel loro stile di vita. Nelle piazze, infatti, si protesta ancora per la riduzione delle emissioni di composti di azoto e ammoniaca, tema caldissimo che riguarda l’agricoltura. L’Olanda, ricordiamo, è il secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli, con un valore delle esportazioni che supera i 100 miliardi l’anno.
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Ad ogni modo, l’introduzione di questa nuova misura non mancherà di sollevare discussioni a Bruxelles, dove il governo olandese si è ben distinto per aver impedito qualsiasi compromesso europeo sul controllo dei prezzi del gas e dell’energia elettrica. L’Olanda, infatti, è molto coinvolta in questo confronto, non solo in quanto sede dell’ormai famoso mercato del gas Ttf, ma anche in qualità di maggior produttore dell’Unione europea e grande esportatore verso altri paesi dell’Unione.

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