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Varoufakis: “Italia spacciata. Accettando il Mes si è condannata alla depressione perenne”

Pubblicato il 10/04/2020 11:00

Gualtieri e Conte sono riusciti nella difficile imprese di far vivere all’Italia un’altra Caporetto. L’accordo raggiunto all’Eurogruppo consegna il nostro Paese a un destino nero. L’Europa è la Germania, e la Germania ha deciso per noi. Conte e Gualtieri si sono piegati e l’hanno lasciata fare, tradendo così tutti i cittadini italiani. Commentando su Twitter questa sciagura, Yanis Varoufakis, ex ministro della Grecia ai tempi del primo governo Tsipras e il protagonista durante la trattativa per il rinnovo del famigerato memorandum, ha usato parole chiarissime sul nostro futuro. Visto che lui di Ue e Troika ne sa qualcosa. E ne sa qualcosa il popolo greco che è passato sotto il giogo di questi tiranni.

Commenta così Varoufakis: “E eccoci qui: Italia e gli altri piegati. Hanno accettato i prestiti del Mes che porteranno a austerità stringente il prossimo anno, pietosi prestiti per le imprese della Bei, uno pseudo schema federale di assicurazione sulla disoccupazione, più qualche pillola di filantropia. In cambio si sono impegnati a depressione permanente”. Depressione permanente, ecco cosa deve aspettarsi l’Italia. Per questo i cittadini stavolta sono chiamati a un atto di responsabilità e devono chiedere a gran voce l’Italexit. È la sola via per salvarsi.

L’economista già ministro delle Finanze greche nel primo governo Tsipras, attraverso un altro tweet, spiega come per l’Italia c’è il danno oltre la beffa: “I prestiti del MES senza condizionalità sono una bufala elaborata e ispirata dalla Merkel: certo, prendi miliardi di nuovi prestiti senza condizioni. Ma poi, l’anno prossimo, Bruxelles ‘noterà’ che il tuo debito/PIL è salito alle stelle e richiederà, ex post, un’austerità gigantesca e catastrofica”.

Più chiaro di così non si può spiegare. È passata in toto la linea franco-tedesca già decisa dai due paesi diversi giorni fa. Il resto è stato un teatrino pietoso, in cui Conte e Gualtieri facevano finta di fare la voce grossa, ma di fatto poi si sono arresi e hanno consegnato l’Italia al baratro.

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