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Il decreto liquidità è la più grande farsa politica degli ultimi anni. Ecco perché

Pubblicato il 22/04/2020 16:39 - Aggiornato il 22/04/2020 16:43

di Vincenzo Imperatore

Dichiarazioni roboanti e populiste (“soldi a tutti e subito”) e impegni disattesi (“in 48 ore le banche erogheranno i finanziamenti”) sono state la sceneggiatura della più grande farsa politica degli ultimi anni, il decreto liquidità. Finora nessuno ha ancora visto un solo euro e, come più volte discusso con Gianluigi Paragone, le trappole e i vincoli ostruzionistici creati dal sistema bancario sono stati agevolati dalla vaghezza ed imprecisione del dettato legislativo. Non è colpa delle banche perché “loro” hanno continuato a fare le “banche”, con i loro deliri di onnipotenza, le loro inefficienze e i loro paradossi che spesso sono borderline tra il drammatico e il grottesco.

Al momento sto ancora aspettando il “primo” imprenditore che mi mostri con soddisfazione il “trofeo” (copia dell’estratto conto con l’accredito) della erogazione del finanziamento previsto dal decreto liquidità. Ma soprattutto sono preoccupato per “l’ultimo” entrepreneur che riceverà il prestito perché sono certo che il tempo di attesa sarà fatale per la sua sopravvivenza. Nel frattempo ho pensato di raccogliere le prove di tutto ciò. A tal proposito ho lanciato sul mio profilo Facebook l’hashtag #primoeultimo invitando gli imprenditori a segnalarmi e descrivermi, anche privatamente, le loro ordinarie storie di vita vissuta in banca in questi giorni.

Ovviamente in attesa di ricevere la notizia del #primoeultimo. Perché ho la sensazione che Pinocchio al cospetto dei nostri attuali politici sia stato un profeta. Facciamo diventare virale l’hashtag #primoeultimo. È un esercizio di cittadinanza attiva. Proviamoci.

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