Che cos’è l’Europa lo spiega molto bene Marcello Veneziani in un suo pezzo pubblicato su Panorama. Il filosofo e giornalista parte da una domanda molto semplice che tutti quanti abbiamo iniziato a porci: se dici Europa, cosa ti viene in mente? Risponde Veneziani, e noi con lui: “Contabilità, solo contabilità. Dare soldi, avere soldi. Pagare debiti, avere crediti. Vedi ventisette figure che un tempo si sarebbero chiamati statisti, che in un padiglione asettico e ovattato, fuori della vita reale, stanno lì giorni e giorni a tirare sul prezzo. Con loro ci sono alti funzionari, macro-dirigenti, eurocrati. L’unione, come la divisione, è sempre sui soldi”.
Aggiunge Veneziani nella sua riflessione sull’Ue: “Dici migranti e l’Europa non sa cosa rispondere, ognuno balbetta per sé. Dici crisi libica, egemonia turca, invasione cinese, repressione di Hong Kong e mille altre cose che riguardano il mondo, e l’Europa non dice, non fa, non ha mai un pensiero unitario ma solo sottopensieri subnazionali, o meglio subdolo nazionali. Dici 5G, commercio con l’Est asiatico, veti americani, pandemia e ancora l’Europa non parla, ciascuno farfuglia a livello locale. Dici famiglia e non solo coppie omo, trans e lesbiche, o dici natura, difesa della natura e non solo dell’ambiente, e l’Europa si assenta, non dice, sono fatti vostri”.
Ancora, secondo Veneziani, “se Europa non vuol dire unità strategica e politica, non vuol dire sovranità popolare europea che elegge un governo europeo, se non vuol dire affrontare uniti le crisi internazionali, fronteggiare insieme flussi di uomini e merci che vengono da fuori, dotarsi di un esercito e di una diplomazia comuni o quantomeno coordinati, di una sorveglianza comune alle frontiere, Europa non vuol dire niente. È solo la prosecuzione della Banca centrale europea con altri mezzi”.
Conclude il ragionamento Veneziani: “Pensate che un’Europa del genere possa trovare una linea comune, una passione comune, una matrice comune, simboli comuni? No, può solo accordarsi sul prezzo, raggiungere un punto d’incontro provvisorio sul dare e l’avere, che poi non è capace di tradurre in linea politica, e nemmeno in comune politica economica, in linea sociale e civile. Insomma, se dici Europa non ti viene in mente niente e nessuno, se non la faccia della Merkel (o di Macron) che non sono l’Europa, semmai l’egemonia tedesca (o franco-tedesca) sull’Ue”.
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