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“200 morti in più ogni mese”, Allarme in regione sulle morti in eccesso. I dati Istat

Pubblicato il 27/11/2022 18:21

Abbiamo già avuto modo di parlare più e più volte dell’eccesso di mortalità in tutto il mondo e, in particolare, in Italia. Dopo l’avvento del Covid e dei vaccini anti-Covid, i numeri sono stati costantemente in crescita. L’isola sarda non sembra essere esente da questa piaga. Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, infatti, il numero mensile di morti in Sardegna sarebbe in aumento: sono 200 in più rispetto a ogni giro di calendario del 2021 e ben 250 rispetto alla media del quinquennio che ha preceduto l’avvento del coronavirus. La testata riferisce che si tratta di numeri reali, certificati dall’Istat. Numeri che al momento in cui si scrive non possono essere controprovati, visto che il database dell’Istat sull’eccesso di mortalità sembra essere oggi in una fase di down, restituendo Errore 404.
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Secondo i bollettini regionali, il Covid non sarebbe tra le cause di questi aumenti. Secondo la fonte, infatti, gli stessi riportano sempre più spesso il numero “0” alla voce decessi. Eppure i sardi che se ne vanno sono sempre di più. Tra i motivi alla base di questa tragica statistica troviamo anche gli strascichi che ha lasciato la gestione della pandemia sulla sanità: le patologie ordinarie sono state curate di meno e chi si ammala, semplicemente, muore. Per quanto concerne l’aumento di eccesso di mortalità, l’ISTAT riporta soltanto un precedente recente. Bisogna tornare al 2015, ma allora la giustificazione fu trovata nel forte calo registrato nelle due annualità precedenti, tanto che la popolazione era invecchiata e le conseguenti morti erano state di “cause naturali”. 
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Come riferisce l’Unione Sarda, stando sulla stessa linea di analisi, però, ora la situazione è anche peggiore. Visto che il Covid negli anni appena passati ha colpito soprattutto gli anziani, uccidendoli, ne deriva che il tasso di invecchiamento è stato automaticamente ridotto. Dunque il contrario di quanto accaduto nel 2015. Eppure i numeri sono impietosi. Nel 2022, tra gennaio e agosto (ultima mensilità con dato consolidato) sono deceduti 13.999 sardi. Una media di 1.749 al mese. Nello steso periodo del  2021 (il virus era più letale) i sardi morti erano stati 12.570: quindi 1.571 al mese. In tutto l’anno le vittime, per qualunque causa, erano state 18.875 (media di 1.572). Il confronto diventa ancor più preoccupante se si prende in esame la media dei decessi registrata ogni mese nel quinquennio precedente alla pandemia. I decessi sull’Isola tra il 2015 e il 2019 sono stati 1.403 ogni trenta giorniNel 2022 il periodo peggiore è stato gennaio, con 2.054 morti. Segue febbraio, con 1.857. E poi c’è l’estate, con luglio: 1.852 decessi registrati. Ne erano stati stimati poco più di 1.600. Dati che di certo non mostrano un andamento incoraggiante.

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