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“Il Paese si prepari!” Variante Gryphon, la circolare del ministero: “Ecco le restrizioni in caso la situazione si aggravi”

Pubblicato il 30/12/2022 12:44 - Aggiornato il 30/12/2022 16:54

Per l’inverno 2022-23, è “indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2”. Questo il contenuto dell’ultima circolare del ministero della Salute, che si è raccomandato in particolare di verificare la disponibilità di posti letto per il ricovero in terapia intensiva e l’approvvigionamento di farmaci e vaccini, oltre alla disponibilità di medici e infermieri che possano “Lo afferma il ministero della Salute nella nuova circolare. In particolare si raccomanda la verifica dei posti letto in ricovero e terapia intensiva; l’approvvigionamento di dispositivi, farmaci, vaccini; la disponibilità di personale sanitario formato che “possano supportare reparti e servizi territoriali nel caso di un aumento dei casi tale da superare l’attuale capacità dei sistemi assistenziali”. Ma cosa sta succedendo di preciso? A far paura, come anticipato nei giorni scorsi, è la nuova variante del Covi-19 proveniente dalla Cina. (Continua a leggere dopo la foto)

La Commissaria alla Salute europea Stella Kyriakides ha inviato proprio in queste ore una lettera ai 27 Paesi membri: “Alla luce dell’abolizione delle restrizioni ai viaggi annunciata dal governo cinese e che entrerà in vigore l’8 gennaio prossimo, invito a rimanere molto vigili poiché i dati epidemiologici o i test affidabili per la Cina sono piuttosto scarsi, la copertura vaccinale generale in Cina è bassa e non esiste una decisione di equivalenza tra i certificati di vaccinazione o di guarigione cinesi e il certificato digitale Covid-19 dell’Ue”. L’allerta, dunque, sembra tornare di nuovo alta. (Continua a leggere dopo la foto)

In Italia, i numeri al momento non fanno paura, anche se diversi esperti hanno già lanciato l’allarme: massima attenzione ai passeggeri provenienti dalla Cina, per evitare che ancora una volta i problemi di Pechino diventino i nostri. Con il ministero della Salute che, dopo aver rassicurato gli italiani sulla volontà di superare definitivamente la pandemia, sembra pronto ora a una (parziale?) retromarcia. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella circolare dal titolo “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCoV2 nella stagione invernale 2022-23” viene pre-anunciato quanto succederà se la situazione dovesse aggravarsi. Poiché l’evoluzione della pandemia è “imprevedibile”, si dichiara nel documento, il Paese deve essere pronto a ulteriori misure in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. Ma a cosa potremmo andare incontro? Nonostante la ferrea volontà (dichiarata) dell’attuale governo di prendere le distanze dalle restrizioni prese dai precedenti esecutivi, le indicazioni del ministro Schillaci sembrano suggerire un ritorno al passato. Tra le righe della circolare si legge: “Nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa, l’utilizzo delle mascherine al chiuso o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”. Per quanto riguarda l’uso dei dispositivi di protezione, viene comunicato, questo “è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave”. Inoltre il ministero esorta a garantire “un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi, una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SarsCoV2 e di altri virus respiratori”. Infine il ministero raccomanda anche la vaccinazione anti-Covid nella stagione invernale 2022-2023, con l’obiettivo di “continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione”. Ovviamente il contenuto della circolare con le ultime indicazioni ha subito scatenato la rabbia di tanti utenti in rete: “E meno male avevano preso le distanze da Conte e Speranza”.

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