Il Comune di Milano lo ha ufficializzato tramite delibera datata 17 agosto: a partire dal prossimo lunedì 22 e fino alla fine del 2023 prenderà servizio a Palazzo Marino una nuova manager. Il suo incarico? Quello di gestire i “servizi di accoglienza residenziale rivolti a famiglie (prevalentemente di etnia Rom e Sinti) in condizioni di fragilità socio-economiche con minori”. La folle idea del sindaco Sala è diventata realtà.
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Chi è la manager incaricata e quanto prenderà
La manager designata sarà Chiara Maria Bornino e per i propri servigi percepirà un compenso di 40.983 euro. Questo è quanto si apprende dal comunicato ufficiale diffuso dallo stesso Comune di Milano. La notizia viene riportata da Il Giorno, che spiega come la Bornino assumerà il ruolo di “project administrator – coordinatrice amministrativa per la messa a punto del sistema di rendicontazione qualitativa e quantitativa e di monitoraggio dell’efficacia/efficienza dei servizi nell’ambito della co-progettazione e co-gestione dei servizi di accoglienza residenziale rivolti a famiglie in condizioni di fragilità socio economica e difficoltà abitativa con minori, di progetti e percorsi sociali di integrazione ed inclusione nella legalità (con particolare attenzione all’attuazione dei diritti dei e delle minori) e di iniziative di sensibilizzazione sui temi legati al superamento delle discriminazioni etniche, alla prevenzione e al contrasto dell’antiziganismo”.
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I compiti della “Project Administrator”
La neo “Project Administrator” ottempererà alle proprie mansioni con l’obbiettivo di contribuire a supportare le attività dell’Unità Diritti e Grave emarginazione del Comune di Milano. Il suo lavoro si svolgerà in sinergia con alcune strutture già esistenti e operative nel territorio del milanese, quali ad esempio il Cot (Centro di ospitalità temporanea) di via Novara da 110 posti, e quegli spazi di housing sociale messi a disposizione da altre strutture collettive, villaggi solidali e micro-comunità (per un massimo di 75 posti) nonché alloggi e appartamenti vari (per un massimo di 30 posti).
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“Sui rom stereotipi obsoleti e fuorvianti”
Ma non è tutto. La determina del Comune specifica, inoltre, che la manager incaricata avrà anche il compito di occuparsi di effettuare specifici interventi per “la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, dell’antiziganismo e degli stereotipi legati all’origine etnica”. Tali attività includono una serie di incontri e interventi di sensibilizzazione collettiva “rivolti alla cittadinanza tutta, in un’ottica di promozione della conoscenza della storia e della cultura delle popolazioni romanì, per favorire lo sviluppo di un approccio inclusivo che superi e decostruisca stereotipi obsoleti e fuorvianti e che miri alla creazione di una comunità accogliente, capace di valorizzare le differenze come ricchezze”.
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