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Meloni incontra Draghi. Pronto un posto nel suo governo per Cingolani? Lo scoop

Pubblicato il 21/08/2022 12:30 - Aggiornato il 21/08/2022 12:36

L’ultimo colloquio tra Mario Draghi e Giorgia Meloni risalirebbe alla settimana scorsa. I due si erano già sentiti la sera del 20 luglio, giorno delle dimissioni del presidente del Consiglio, e da allora hanno aperto un canale che non si è più interrotto. I temi delle conversazioni tra l’ex premier e la leader di Fratelli d’Italia riguarderebbero i dossier più urgenti sul tavolo del governo, ovvero inflazione ed emergenza energetica.
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Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, Giorgia Meloni sarebbe preoccupata per l’arrivo dell’autunno e per le scelte che il prossimo esecutivo dovrà operare. Per la prima volta avrebbe parlato con Draghi dell’ipotesi di vedersi costretta a razionare i consumi energetici, riferiscono due fonti a cui è stato riportato il contenuto delle conversazioni. In soldoni, si parla della riduzione del consumo di gas per qualche ora al giorno, anche se nel frattempo i prezzi dell’energia continueranno a lievitare, e con loro anche le bollette degli italiani.
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Senza contare che si dovranno affrontare le pesantissime ripercussioni che la crisi causata dalla gestione del conflitto russo-ucraino, su cui sia Draghi che Meloni si sono sempre trovati in pieno accordo. Le scelte e le decisioni operate dai due, con l’avallo dell’ex governo, avranno delle conseguenze sanguinolente sulle aziende e sull’andamento dell’economia generale. Una gatta da pelare di proporzioni immani che dovrà essere affrontata da chi uscirà vincitore il 26 settembre. Proprio di questo tema la leader di Fratelli d’Italia ha parlato anche con il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. I due si stimano reciprocamente, tanto che Cingolani potrebbe addirittura essere l’unico ministro del governo Draghi a rimanere al suo posto.
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Un’altra preoccupazione è quella dell’aumento dell’inflazione ed il relativo avvicinarsi della recessione. Giorgia Meloni ed il suo ministro dell’Economia avranno le mani legate dai vincoli di finanza pubblica europei. Per questo, a settembre, a pochi giorni dal voto, Meloni potrebbe già mettere le mani avanti presentando agli elettori i rischi dell’autunno in arrivo e delle misure impopolari da prendere una volta al governo. Una sorta di “operazione verità”, la definisce Il Fatto. A noi sembra più un’ “operazione paraculata”, visto che buona parte dei serissimi problemi che l’Italia si troverà ad affrontare è stata causata proprio dalle stesse decisioni prese dalla Meloni e da quelli con cui si sta consultando.
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Fabio Panetta

Insomma, per farsi trovare pronta alla vittoria elettorale, la leader di FdI si sta concentrando sulla propria squadra di governo. Ministri politici, ma anche personalità tecniche, come Fabio Panetta (membro del comitato esecutivo della Bce) all’Economia. Scelte proabilmente condivise con i compagni di coalizione, visto che soltanto qualche giorno fa, La Stampa titolava “Il governo secondo Salvini: «Cingolani ministro e uno tra Figliuolo e Bertolaso commissario per l’immigrazione»”. Ma nella pianificazione della strategia per affrontare le elezioni, Giorgia Meloni si porta avanti anche in vista dell’avvio ufficiale della campagna elettorale, arrivando a parlare segretamente – riferisce Il Fatto – anche con il suo avversario Enrico Letta: dall’ultima telefonata sarebbe nata l’idea di un confronto televisivo a due, escludendo gli altri leader.

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