L’Europa vuole l’Imu sulla prima casa degli italiani. E Gentiloni e il governo l’accontentano. L’Unione sarà felice, il popolo italiano pagherà altre tasse. Ormai lo sappiamo che la tassa sulla casa piace un sacco ai burocrati europei, e così stanno pensando di riproporla alle famiglie del Belpaese. Da cosa si intuisce che qualcosa si sta muovendo in questa direzione in Europa? Da un’interrogazione dell’eurodeputata italiana Sardone al presidente Gentiloni: “Tra le indiscrezioni in merito alle raccomandazioni dell’Unione europea all’Italia c’è anche una modifica delle tasse sulla casa”. Dunque, si chiedono a Gentiloni tre cose: “Se intende chiedere all’Italia di ripristinare la tassa sull’abitazione principale. Se tra le sue richieste all’Italia ci sia l’introduzione di una patrimoniale. E, infine, di indicare la sua posizione sulla fiscalità in Italia”. La risposta?
La replica – come analizza Michele Di Lollo su Il Giornale – fa letteralmente venire i brividi a milioni di persone. “Il documento di lavoro dei servizi della Commissione “Relazione per Paese relativa all’Italia 2020″ comprende un’analisi del sistema fiscale italiano”. Nel complesso, tra i principali problemi individuati dalla commissione ci sono l’elevato carico fiscale che grava sul lavoro e l’elevato livello di evasione fiscale. L’analisi dimostra che, abolendo l’esenzione dell’Imu sull’abitazione principale (con diversi gradi di progressività) e utilizzando le entrate supplementari per ridurre la tassazione sul lavoro, si fornirebbero maggiori incentivi a lavorare, determinando ripercussioni positive sulla crescita economica.
Poi Gentiloni continua: “Le raccomandazioni specifiche per Paese rivolte all’Italia dal 2012 al 2019 nell’ambito del semestre europeo, adottate dal Consiglio in base a una proposta della commissione, consigliavano di trasferire il carico fiscale dal lavoro verso imposte meno penalizzanti per la crescita, come quelle sul patrimonio. Le raccomandazioni formulate nell’ambito del semestre europeo 2017 specificavano che quest’obiettivo doveva essere raggiunto anche con la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa a carico delle famiglie con reddito elevato”. E infine: “Le raccomandazioni specifiche per Paese relative all’Italia non contengono riferimenti a imposte patrimoniali aggiuntive”.
Da Bruxelles quindi non solo non arriveranno gli aiuti per il Covid, ma arriveranno altre tasse. L’Unione europea – attraverso Gentiloni – chiarisce dunque che ancora una volta l’Italia deve fare i compiti a casa. Tradotto? Stangare i cittadini. Per Bruxelles l’Italia deve quindi tassare la prima casa, eliminando l’esenzione Imu sull’abitazione principale. Poco gli importa della grave crisi economica che si è abbattuta sui cittadini. Ora Gentiloni e tutto il governo cosa faranno? Accontenteranno di nuovo l’Europa? Pare proprio di sì. Anche perché si sa, l’Ue è solo un ricatto continuo.
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