“Niente se e niente ma, bisogna fermare la somministrazione di vaccini a mRna”. Un intervento durissimo, chiaro, quello dell’oncologo britannico Angus Dalgleish su Tcw, testata che si occupa di cultura e politica. Intervistato dal giornale, l’esperto è stato protagonista di un’analisi a dir poco allarmante che ha fatto subito il giro dei social: “Alla fine dello scorso anno ho riferito che stavo vedendo pazienti con melanoma, che erano rimasti stabili per anni, recidivare dopo il primo richiamo, la terza dose. Mi è stato detto che era un semplice coincidenza e di tacere. Da allora il numero di pazienti colpiti è aumentato, ho visto altri due casi di recidiva di cancro dopo la vaccinazione di richiamo proprio negli scorsi giorni”. Dalgleish ha parlato anche di un improvviso aumento di linfomi e leucemie riscontrato in pazienti con la terza dose di vaccino. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Obbligo vaccinale, condannati ministero della Salute e Agenzie delle Entrate: la storica sentenza
>>> “Maalox”, “rettiliani”. Bassetti e Cotarelli deridono i no vax: il VIDEO che ha scatenato mille polemiche
Professore di Oncologia presso l’Istituto di ricerca di malattie infettive e immunitarie della St. George’s University of London, Dalgleish è stato autore in passato di importanti ricerche sull’Hiv e ha pubblicato il libro “L’origine del Covid“. Nel testo ha ricodato come la scienza sia stata mortificata durante la pandemia, mentre le agenzie regolatorie si affrettavano a rassicurare tutti sugli “standard elevati” dei vaccini. (Continua a leggere dopo la foto)
Vaccino, “linfomi e leucemie”: l’allarme dell’esperto
Secondo l’oncologo, di fronte al manifestarsi dei primi effetti avversi “le agenzie avrebbero dovuto immediatamente iniziare a indagare in modo approfondito, chiedendosi anche perché il vaccino non è rimasto nel sito dell’iniezione promesso ma ha viaggiato su tutto il corpo”. A giugno alcuni esperti avevano sottolineato come i vaccini sarebbero fortemente contaminati da innumerevoli plasmidi di Dna, estraneo all’individuo in cui va in circolo. Per Dalgleish “non si tratta affatto di vaccini ma di organismi geneticamente modificati, che avrebbero dovuto essere soggetti a condizioni normative totalmente diverse”. (Continua a leggere dopo la foto)
Le conclusioni di Dalgleish sono state a dir poco allarmanti: “Alcuni colleghi hanno anche osservato un aumento di linfomi, leucemie e tumori renali dopo le iniezioni di richiamo. Inoltre, i miei colleghi che si occupano di cancro del colon retto segnalano un’epidemia di tumori esplosivi, quelli che presentano metastasi multiple nel fegato e altrove. Questi tumori si verificano, con pochissime eccezione, in pazienti che sono stati costretti a sottoporsi al richiamo del vaccino contro il Covid”.