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Svezia, il fallimento che non c’è. I talebani del vaccino sbugiardati dai numeri

Pubblicato il 13/04/2022 12:09

“La strategia della Svezia contro il Covid è stata un fallimento, ora ci sono le prove: morfina invece di ossigeno, bimbi usati per diffondere il virus e manipolazioni”. Titola così un articolo del Corriere della Sera. E lo stesso fanno Repubblica e alcune delle principali testate italiane. Spinti dall’onda di propaganda filogovernativa, i mass media italiani continuano a soffiare sul fuoco del vaccinismo e delle restrizioni. E si cerca da più parti di attaccare chiunque non si allinei con la strategia italiana che sta facendo – questa sì – acqua da tutte le parti. Lo stesso articolo del Corriere nel sottotitolo recita: “Disamina impietosa sull’Agenzia di Salute Pubblica: «Non ha basato i consigli su prove scientifiche, il popolo svedese è stato tenuto all’oscuro di fatti fondamentali, agli anziani morfina anziché ossigeno, i bambini usati per diffondere il virus». Nel documento la prova della scelta fatta tra chi curare e chi no. L’approccio svedese all’epidemia di Covid è stato un fallimento. È quanto emerge dal primo studio scientifico sistematico sulla strategia della Svezia nella gestione della pandemia realizzato a due anni dai primi contagi, pubblicato su Humanities & Social Sciences Communications tramite Nature.com”. Ma le cose stanno davvero così? (Continua a leggere dopo la foto)

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Certamente no, e a dirlo ora sono i numeri. In un documento ufficiale intitolato “Morti per coronavirus (COVID-19) in tutto il mondo per un milione di abitanti al 7 aprile 2022, per paese”, pubblicato su Statista.com, si legge chiaramente che in Italia, ad esempio, dove ha regnato il regime di restrizioni, divieti, multe e altre follie, si registrano ad oggi, 13 aprile, 160.253 decessi, e che i morti totali per milione di abitanti sono 2,657.71. E la Svezia invece? Nella stessa tabella la Svezia arriva molte pagine dopo l’Italia, e infatti fa registrare 18mila morti e il tasso di morti totali per milione di abitanti è di 1,785.53. Insomma, c’è una bella differenza. Dove sarebbe il fallimento? I contagi totali in Svezia sono 2,487,852. In Italia siamo a 15,035,943. (Continua a leggere dopo la foto)

Come è noto, ricorda il Corriere nell’articolo, “l’approccio della Svezia era orientato a evitare una chiusura della società per limitare il più possibile i danni economici, cercando un’immunità di gregge «naturale» e senza imporre mai lockdown, né limitazioni alla libertà di commercio e movimento dei cittadini, ma facendo affidamento sulla responsabilità individuale (ristoranti e scuole per i bambini sotto i 16 anni, per esempio, sono rimasti aperti e in presenza per tutta la pandemia)”.

Il Corriere poi cita lo studio, smentito poi dai numeri come abbiamo dimostrato, che puntualizza in modo erroneo: “Questa strategia svedese del laissez-faire ha avuto un grande costo umano per la società svedese e diversi studi hanno dimostrato che i costi umani sarebbero stati significativamente inferiori in Svezia se fossero state attuate misure più severe, senza impatti più dannosi sull’economia”.

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