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“Strategia della mancanza”. Ferragni, cosa c’è dietro il silenzio social (e la nota della società sugli ordini non arrivati)

Pubblicato il 02/01/2024 13:55 - Aggiornato il 02/01/2024 14:57

Che fine ha fatto Chiara Ferragni? Dopo lo scandalo del pandoro Balocco, che si è poi allargato alle uova di pasqua e a tante altre operazioni, l’influencer è finita anche nel mirino dei clienti del suo e-commerce. E così, ha pensato bene di sparire dai social, cioè dal suo mondo. Ma attenzione, il ritorno sarebbe già pianificato. Sul fronte della sua attività imprenditoriale, intanto, continuano a delinearsi i problemi relativi ai prodotti ordinati per il black friday e mai arrivati ai clienti, e così la società Fenice, quella che fa capo a Ferragni e che gestisce il suo marchio, è stata costretta a rilasciare una nota: “Fenice Srl, società licenziante dei marchi Chiara Ferragni, in merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione riguardo il ritardo della consegna di alcuni ordini effettuati tramite il proprio canale e-commerce precisa di essersi prontamente attivata per fronteggiare il disguido imputabile a un picco di vendite avvenute nel periodo del Black Friday”. Risolta così? (Continua a leggere dopo la foto)
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Scrive ancora la società: “Fenice rinnova le scuse ai propri clienti interessati dal ritardo e/o da eventuali disguidi nella ricezione di quanto ordinato, e precisa altresì di aver ricevuto in data 5 dicembre 2023 rassicurazioni da parte del provider che gestisce il servizio di e-commerce che tutti gli ordini pendenti sarebbero stati evasi entro il 15 dicembre 2023; in un successivo ulteriore controllo effettuato dalla società in data 20 dicembre 2023 con il provider, quest’ultimo ha confermato che tutti gli ordini di acquisto effettuati anteriormente a tale data (20 dicembre 2023) risultavano essere stati evasi”. Sul fronte personale, invece, i problemi per Chiara Ferragni sono tutt’altro che risolti. L’emorragia di follower dopo lo scandalo del pandoro Balocco è stata un duro colpo (alcuni brand stanno addirittura facendo un passo indietro rispetto alle collaborazioni contrattate con lei), e così si è scelto il silenzio social, la cosiddetta “strategia della mancanza”. Ma qual è il danno economico di questa assenza? A rivelarlo a Libero è Gianluigi Ballarani, docente presso l’università di Pavia in Digital. (Continua a leggere dopo la foto)

Spiega l’esperto: “Se consideriamo che l’attenzione è un elemento fondamentale, correlato alle vendite di un brand, sicuramente un’inattività prolungata può portare a dei mancati incassi; è come se un’azienda spegnesse tutte le pubblicità per giorni. Nel frattempo però dobbiamo considerare che l’attenzione sulla Ferragni e sui suoi brand è alle stelle e, anche se dalle analisi il sentiment è più negativo che positivo, si tratta sempre di attenzione, conseguentemente l’azienda interrompe le pubblicità ma al tempo stesso tutto il mondo parla di lei e si genera quelle che vengono chiamate ‘earned media’”. Ballarani ha inoltre chiarito che: “Dopo il video di scuse, la scelta del silenzio è una strategia spesso adottata per non ‘gettare benzina sul fuoco’ e attendere che si calmino gli animi ma allo stesso tempo il silenzio, crea nella base follower anche un sentimento di ‘attesa’ e ‘mancanza’. Inoltre il fatto di non pubblicare, le consente di gestire e rifocalizzare la sua immagine digitale in risposta alle controversie, pianificando un rientro che possa ottimizzare l’impatto positivo sulla sua reputazione e sull’engagement del pubblico”. Quali sono i rischi per l’influencer? (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Ballarini: “La perdita di follower e la situazione con Safilo evidenziano un rischio concreto che altri brand possano rivedere le loro collaborazioni. I brand tendono a essere estremamente cauti riguardo all’immagine pubblica e alla reputazione degli influencer che rappresentano i loro prodotti. Una risposta strategica e ben gestita alle controversie è quindi cruciale per mantenere rapporti solidi con i partner commerciali attuali e futuri”.

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